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LO VECCHIO (SILB): DIAMO VOCE AL NOSTRO SETTORE

"Confidiamo nel decreto di maggio, se non vedremo adempiuta alcuna promessa, reagiremo!"

Novara - "In questi giorni - afferma Maurizio Lo Vecchio, presidente del Silb (sindacato italiano locali da ballo) per le province di Novara e del Vco e titolare delle discoteche Celebrità (nella foto con parte dello staff) e Ryan's - i vertici e lo staff di Silb stanno compiendo un lavoro titanico. Presso le istituzioni, il Governo, i media. Il lavoro di dare voce e corpo a un settore completamente dimenticato, al punto da non venire nemmeno citato nei vari Decreti che si susseguono, finora senza alcun esito pratico in termini di aiuti o provvedimenti finalizzati almeno alla sopravvivenza! Nessun giornale, nessuna televisione, nessun programma aveva pronunciato la parola impronunciabile: la discoteca! Fatta eccezione per la virologa Viola, che con il famigerato sorriso ci ha fatti assurgere a improvvisa popolarità!  Improvvisamente, le nostre istanze e il nostro volto istituzionale, quello del Presidente Pasca, hanno iniziato a circolare sui media mainstream, le radio ci hanno invitati a parlare, le televisioni ci hanno dato spazio. Certo, qualche secondo di spazio ma… invito chiunque a passare sul Tg 5 delle 13 rappresentando un settore, come le discoteche, inviso a gran parte della popolazione in quanto imputabile di sballo, droga e amenità varie. Chiunque conosca le dinamiche della tv mainstream sa che risultati del genere non solo sono complessi da ottenere, ma anzi, spesso voci più forti e rappresentative di un numero maggiore di lavoratori vengono ignorate a meno che non ci siano notizie sensazionalistiche dietro. Né è scontato che la nostra voce sia su tutti i tavoli istituzionali, presso tutte le forze politiche ad esclusione dei partiti minori e quasi inesistenti. Abbiamo aperto tavoli istituzionali con pressoché tutte le forze politiche, da destra a sinistra. La visibilità della nostra categoria in questo momento è massima. Il problema è ottenere denaro da un sistema che per ora ha offerto elemosine ma ha promesso tantissimo. E questo è il problema che affligge ogni categoria di lavoratori, a meno che non si tratti di statali o dipendenti a tempo indeterminato. Confidiamo nel decreto di maggio, se non vedremo adempiuta alcuna promessa, reagiremo!".