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MALTEMPO: IL COMMENTO DI CONFARTIGIANATO E ANCI PIEMONTE

Novara - “Ancora una volta in sole 24 ore con 626 millimetri di pioggia il Piemonte è sommerso da acqua e fango. Ponti e case che crollano, voragini aperte, macchine sommerse da detriti che bisogna dissotterrare a mani nude. Scene divenute ordinarie. Evidentemente non sono bastate le tragedie degli ultimi decenni a far comprendere che il dissesto idro-geologico è una priorità, che servono manutenzioni, che serve investire in opere pubbliche per difendere da frane e alluvioni famiglie, imprese e il nostro patrimonio culturale. Solo qualche settimana fa la politica si è autocompiaciuta parlando dell’effetto ‘ponte di Genova’ e rispolverando la vecchia idea del ponte sullo Stretto, mentre i nostri territori continuano ad essere dimenticati”. Così Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte, commenta i gravi eventi che in questi giorni hanno colpito diverse zone del Piemonte. “Quanto accaduto non è figlio del destino ma conseguenza di una cronica carenza di investimenti in prevenzione, in messa in sicurezza, in infrastrutture grandi e piccole. Nel corso degli ultimi anni abbiamo registrato una caduta degli stanziamenti pubblici, situazione che rende il territorio più vulnerabile alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Si è preferito procedere con rammendi e con appalti assegnati al ribasso, senza garantire la serietà delle imprese e la qualità dei lavori. Molte ora sono le imprese artigiane colpite in tutto il nord-ovest, per non parlare degli autotrasportatori, che dovranno infliggersi un nuovo fermo forzato in attesa che la viabilità venga ripristinata. Per questo chiediamo alla Regione di utilizzare i (nostri) soldi dell’Unione Europea, ammesso che arrivino, per la manutenzione delle infrastrutture del nostro territorio e per sostenere le nostre imprese”.

"In questo delicato momento, esprimo tutta la solidarietà dell'associazione che rappresento ai sindaci e ai cittadini dei territori flagellati dal maltempo, in particolare a quelli del cuneese, del vercellese e del biellese. Credo che i sindaci in questo momento debbano essere ancora più forti affinché si possa uscire al più presto dall'emergenza". Così il presidente di ANCI Piemonte e sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, impegnato in prima linea, come tanti altri sindaci piemontesi, nelle operazioni di soccorso alla popolazione. "In questi giorni - spiega - i sindaci hanno lavorato notte e giorno, assieme ai vigili del fuoco, alla protezione civile, alle forze dell'ordine e alla croce rossa, per trarre in salvo i residenti delle zone più colpite dal maltempo, come le periferie, le case sparse e le cascine. In alcuni casi, l'acqua si è letteralmente portata via i sacrifici di un'intera vita. Stiamo vivendo un momento di grande dispiacere e di dolore al fianco dei nostri cittadini; ringraziamo la Regione e il governatore Alberto Cirio per la solidarietà manifestata ai territori, che non devono essere lasciati soli", conclude il presidente di ANCI Piemonte, Andrea Corsaro.