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Neo-n, lo straordinario valore del volontariato

Novara - All’interno dell’Associazione Neo-n è attivo un gruppo di volontarie che dal 2014 offre la propria presenza nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale di Novara. Queste volontarie hanno seguito un iniziale percorso formativo che le ha preparate all’incontro con la realtà di un reparto così particolare. Inoltre, negli anni hanno avuto la possibilità di partecipare a diverse occasioni di formazione continua per approfondire sempre meglio la tematica della prematurità e della cura dei piccoli prematuri e delle loro famiglie. Concretamente, organizzate in turni settimanali, le volontarie sono presenti in Reparto a disposizione del personale, dei genitori e dei bambini ricoverati. La volontaria, su indicazione del personale di reparto, è a disposizione dei genitori. “Quattro chiacchiere”, un aiuto concreto nella gestione del piccolo, un sorriso scambiato, sono spesso dei piccoli gesti che permettono l'instaurarsi di una relazione che fa sentire il genitore meno solo durante il tempo, spesso lungo, della degenza del bambino. Inoltre, la volontaria, sempre su indicazione del personale di reparto, è a disposizione dei piccoli ricoverati, soprattutto in quei momenti in cui i bambini si trovano da soli in reparto e hanno bisogno di una coccola o di una presenza che li aiuti a consolarsi. A febbraio 2020 la pandemia ha bloccato l’accesso in TIN, ma ora finalmente, dopo 4 anni, le volontarie possono tornare operative.

Il percorso di formazione si snoda in un arco temporale di circa un anno. E’ questo periodo il necessario alla volontaria per conoscere meglio la realtà che andrà ad affrontare, per essere formata su come approcciare non solo il neonato prematuro o malato, piccolo e delicato, ma anche la sua famiglia, fragile più del suo cucciolo. Molti pensano che essere volontaria Neo-n sia andare in reparto e tenere in braccio i neonati, ma la figura che noi formiamo è molto di più: la volontaria Neo-n si mette al servizio del reparto, per dare aiuto alle famiglie, per coccolare i bimbi al bisogno, per essere di supporto al personale infermieristico, senza ovviamente voler rivestire questa figura professionale, per la quale è necessaria la dovuta preparazione. Una prima parte degli incontri, indispensabili per poter accedere al reparto, sono quelli più generali relativi alla sicurezza in Ospedale, alla nostra associazione e al ruolo della volontaria Neo-n operativa in TIN. Non manca una breve visita all’interno del reparto stesso, perché spesso ciò che si incontra non è quello che ci si immagina. A questi appuntamenti, seguono una serie di incontri tenuti da una figura professionale più specifica, con esperienza lavorativa di pratica in terapia intensiva, solitamente una pedagogista. Questa professionista accompagna le aspiranti volontarie in un percorso intenso, coinvolgendole e facendole partecipare attivamente, per farle essere sempre più parte del gruppo Neo-n.

Prima di poter finalmente accedere alla Terapia Intensiva è necessario sottoporsi ad una visita medica organizzata e prevista dall’Ospedale Maggiore di Novara presso la Medicina del Lavoro, completa di esami del sangue e test Mantoux: è ovviamente di estrema importanza essere sani, per non compromettere lo stato di salute dei piccoli neonati prematuri o affetti da patologie.

Le nuove volontarie possono a questo punto iniziare la loro attività in reparto, affiancate durante i primi turni da una collega già esperta.