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Novara (e Vco) ufficialmente Zona Rossa

Divieti di circolazione e altri provvedimenti importanti e imponenti per limitare il contagio da Coronavirus

Novara - La decisione è stata resa nota direttamente dal premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa convocata a Roma in piena notte. Tra le decisioni intraprese quella di creare una grande zona rossa nel Nord Italia che comprende, tra le altre, tutta la Lombardia e diverse province del Veneto, dell'Emilia Romagna, delle Marche e del Piemonte, tra le quali anche le province di Novara e Vco. Così commenta il consigliere regionale, Riccardo Lanzo (Lega): "Buona domenica a tutti, come già vi ho anticipato ieri sera anche Novara è diventata zona rossa. È possibile spostarsi all’interno di territorio in zona rossa solo per comprovate esigenze urgenti ed indifferibili e per andare a lavorare. Bar e ristoranti aperti dalle 6 alle 18 con il rispetto delle misure di sicurezza, centri commerciali aperti dal lunedì al venerdi. È il momento della vera coesione, dimostriamo vero orgoglio nazionale! mi metto a completa disposizione per rispondere ad ogni domanda e richiesta di informazione".

Evitare quindi in modo assoluto gli spostamenti tra i territori compresi: oltre alla Lombardia, anche le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Verbano Cusio Ossola, Novara e Vercelli. Spostamenti da evitare il più possibile anche all’interno degli stessi territori. Movimenti permessi solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Non esistono divieti assoluti, ma le forze di Polizia possono chiedere conto dei motivi degli spostamenti.

Il decreto è in vigore da domenica 8 marzo 2020 fino al 3 aprile. E' compito del Prefetto territorialmente competente garantire l’esecuzione delle misure precauzionali e monitorarne il rispetto.

Ma che cosa si stabilisce?

- In modo assoluto nessuno spostamento in entrata, in uscita e all’interno dei medesimi territori salvo che per gli spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza.

- Non c’è divieto assoluto di movimento ma necessità di motivarlo, quindi una ridotta mobilità.

- Chiusura degli Istituti di ogni ordine e grado e degli Atenei

- Sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, salvo quelli effettuati da professionisti a porte chiuse

- Sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali

- Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati.

- La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari

- Chiusi gli impianti nei comprensori sciistici

- Chiusi i musei, gli altri istituti e luoghi della cultura.

- Sospese le cerimonie civili e religiose,ivi comprese quelle funebri

- Sospese tutte le manifestazioni organizzate

- Sospesa ogni attività come per esempio grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati

- Consentite le attività dei bar e ristoranti dalle 6 alle 18, con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale

- Consentite le attività commerciali diverse da quelle di cui alla lettera precedente a condizione che il gestore garantisca un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate e che sia garantita la distanza di 1 metro tra le persone.

- Per le attività che non rispettano questi obbighi è prevista la chiusura.