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Obiettivo: una movida sicura

Incontro tra Maurizio Lo Vecchio (Silb), Prefetto Castaldo e Forze dell’Ordine
Maurizio Lo Vecchio

Novara - Comincia a far caldo e riprende la voglia di uscire la sera per gustarsi un drink, incontrare amici e ascoltare un po’ di buona musica, divertirsi e ballare. Ma tutto questo va fatto col massimo rispetto delle normative vigenti. Ed è per questo che pochi giorni fa, giovedì 19 aprile, si è svolto un incontro in Prefettura alla presenza del Prefetto, S.E. Francesco Paolo Castaldo, un rappresentante della Questura, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e il presidente del Silb (il sindacato che tutela i locali da ballo) dell’Alto Piemonte, Maurizio Lo Vecchio, che spiega: “Si tratta di un protocollo d'intesa per la sicurezza nelle discoteche. È stata una riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia. Abbiamo trovato attenzione e sensibilità da parte del Prefetto, che ha prospettato un successivo incontro con tutti gli altri soggetti coinvolti nella firma, a partire dai Sindaci dei Comuni dove hanno sede locali da ballo”.

Ma nella pratica quali sono i punti su cui si basa il protocollo d’intesa creato non per tutelare ‘la gente della notte’ ed evitare che malintenzionati e vandali possano rovinare lo spirito di festa delle ‘sere d’estate’? Si è ribadito che all’ingresso è assolutamente vietato introdurre armi oppure oggetti atti ad offendere, sostanze psicotrope e bevande alcoliche. Vietato anche accedere in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze psicotrope o di stupefacenti o con indumenti palesemente inadatti alla tipologia del trattenimento o alla sua sicurezza. Non può inoltre accedere chi precedentemente ha assunto nel medesimo locale comportamenti pericolosi per la sicurezza e l’ordine pubblico, oggetto di specifica denuncia o diffida alle Forze dell’Ordine da parte della gestione del locale o del personale del servizio di vigilanza. Infine non entra chi si sottrae ai controlli previsti dal Decreto del Ministero degli Interni del 6 ottobre 2009. All’interno del locale non è consentito: essere in stato di ebbrezza o fare uso di sostanze psicotrope/stupefacenti; ai minori di 18 anni di consumare alcolici; disturbare il trattenimento assumendo atteggiamenti violenti, minacciosi, offensivi o ingiuriosi verso terzi; manomettere oppure ostacolare con oggetti le uscite di sicurezza e i dispositivi antincendio; disattendere le istruzioni ai fini di sicurezza comunicati dalla gestione e dal personale di sicurezza; sottrarsi ai controlli. Infine si è cercato anche di ‘regolare’ l’aspetto dell’uscita e all’esterno. Non è consentito: disturbare il riposo dei vicini con schiamazzi e sostare nelle aree di pertinenza del locale parlando ad alta voce; usare segnalazioni acustiche; diffondere musica ad alto volume anche dalle automobili; abbandonare nelle aree di pertinenza del locale bottiglie, oggetti o altri rifiuti; sottrarsi ai controlli.

Come Silb – prosegue il presidente Silb – abbiamo dimostrato e ribadito la nostra massima disponibilità sia alle Forze dell’Ordine che alle istituzioni, rappresentate dal Prefetto dott. Castaldo. Vorremmo anche offrire alla clientela una ‘movida’ il più sicura possibile e per farlo vorrei concludere sottolineando che se qualcuno impedisce l’accesso al locale anche solo per uno dei casi previsti dal protocollo d’intesa, è perché sta solo facendo il suo dovere…”.

"L’accordo - conclude Lo Vecchio a margine della firma - redatto congiuntamente dal nostro sindacato e dal Ministero, si pone l’obiettivo di diffondere una maggiore cultura della legalità tra i giovani, incrementare la sicurezza dentro e fuori i locali, contrastare ogni forma di violenza, nonché informare i ragazzi sui pericoli derivanti dall’assunzione di droga e dall’abuso di alcol. Gli attori interessati si impegnano così a promuovere l’applicazione del protocollo d’intesa che, regolato in base alle specifiche esigenze locali, prevedrà il coinvolgimento diretto degli operatori del settore e la conseguente collaborazione con le Forze dell’ordine. Saranno quindi irrobustite le misure di sicurezza; anche attraverso una più rigida selezione all’entrata delle discoteche e l’installazione di apparati di video-sorveglianza gestiti dai titolari. Si tratta di un momento molto importante per tutto il comparto della nightlife italiana. Un momento di grande responsabilità e di presa di coscienza per chi gestisce un locale notturno. Siamo altresì certi che tali misure verranno applicate quanto prima grazia alla collaborazione, necessaria, tra le Organizzazioni di categoria e l’Amministrazione dell’Interno, che fornirà le necessarie indicazioni”.