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OPERAZIONE BOLLICINE

ESEGUITE NUMEROSE PERQUISIZIONI E SEQUESTRI PER CONTRAFFAZIONE DI UN NOTO VINO FRANCESE

Novara - Il 16 ottobre scorso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano ha condotto un’operazione che ha permesso di smantellare un’organizzazione, con base in Italia, dedita alla contraffazione e al contrabbando di una fra le più costose etichette di vino al mondo, il Romanée-Conti che annovera, nelle sue cantine, bottiglie con stratosferici prezzi di vendita, che vanno dai 2.000 a 9.000 euro, distribuito tra l’altro in Francia, Italia, Svizzera, Russia, Olanda, Germania e Giappone. In Italia sono stati tratti in arresto 2 soggetti e, nell’ambito di 15 perquisizioni, è stato sequestrato un ingente quantitativo di materiale per l’imbottigliamento ed il confezionamento del vino: il tutto all’esito di una complessa attività di indagine posta in essere dalle fiamme gialle di Milano e coordinata, a livello europeo, da EUROJUST ed EUROPOL. Le indagini, cominciate in Francia nel dicembre del 2012 ad opera della Gendarmerie di Digione e dell’Ufficio Centrale per la Salute Pubblica di Parigi, hanno permesso di individuare il vero centro di produzione e smistamento in Italia dove, nell’ambito di una rogatoria internazionale richiesta dall’Autorità Giudiziaria francese a luglio del 2013 e coordinata dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Milano - dott.ssa Stefania Donadeo, la Sezione di p.g. della Guardia di Finanza presso la locale Procura della Repubblica ha effettuato un complesso lavoro di investigazione. Grazie alle articolate indagini incentrate su un esteso numero di accertamenti bancari e patrimoniali nei confronti dell’intero sodalizio criminale, sono stati ricostruiti in maniera puntuale i canali distributivi del vino contraffatto ed identificati compiutamente tutti i responsabili.

Gli elementi raccolti hanno permesso di individuare, altresì, le società deputate alla materiale predisposizione del packaging contraffatto e alla realizzazione delle blasonate etichette, dei tappi per l’imbottigliamento, degli imballaggi per il confezionamento ed il trasporto. Sulla base dell’input investigativo fornito dalle fiamme gialle, le Autorità Giudiziarie coinvolte hanno disposto una serie di perquisizioni, non solo sul territorio italiano, ma anche in tutti gli altri Paesi in cui sono state distribuite le false bottiglie. In questo ambito, tutte le operazioni sono state dirette dal Coordination Center di EUROJUST, per il tramite dell’Assistente del Rappresentante Italiano - dott.ssa Teresa Camelio che, con la dott.ssa Donadeo, ha affidato alla Guardia di Finanza la conduzione delle operazioni sututto il territorio nazionale, coinvolgendo anche i Reparti di Roma, Novara, Asti, Borgomanero, Bassano del Grappa, Magenta, Francavilla Fontana, Varese, Biella, Saronno, Nizza Monferrato e Canelli. Solo sul territorio italiano sono state interrogate decine di persone e perquisite le società e le abitazioni di 15 soggetti dove è stata reperita un’enorme mole di documentazione cartacea ed informatica, tra cui ordini e contabili, oltre che un ingente quantitativo di materiale necessario al confezionamento e all’imbottigliamento del vino. Nel corso delle operazioni, l’Autorità Giudiziaria francese, presente a Milano per coordinarsi direttamente con gli inquirenti italiani, ha deciso di spiccare, nell’immediato, due mandati di arresto europeo a carico di due cittadini italiani residenti a Novara. I due arresti sono stati immediatamente eseguiti dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Novara e i responsabili messi a disposizione del Presidente della Corte di Appello di Torino competente per territorio, che ha convalidato i provvedimenti. Complessivamente l’attività svolta ha consentito di sequestrare, in tutti i Paesi interessati, bottiglie di “Romanée Conti” per un valore commerciale di circa 1.300.000 euro. EUROPOL ed EUROJUST, nel comunicare i risultati dell’operazione, hanno sottolineato l’eccellente lavoro svolto dagli oltre 60 militari della Guardia di Finanza impiegati nell’operazione, come valore aggiunto all’accresciuta esigenza di cooperazione giudiziaria a livello europeo. La collaborazione tra Autorità Giudiziarie e Forze di Polizia europee è, infatti, uno fra i più efficaci strumenti di contrasto alle reti criminali transnazionali che, sempre più spesso, si muovono su larga scala mettendo seriamente in pericolo la sicurezza economico-finanziaria dell’Unione Europea e la salute di tutti i suoi cittadini.