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Rimangono 115 i ricoverati Covid al Maggiore; deceduti un uomo e una donna

INTANTO TRAPIANTATI DI RENE E DIALIZZATI: PAZIENTI FRAGILI VACCINATI ALL’AOU DI NOVARA

Novara - Rimangono 115 i ricoverati Covid all'Aou: 15 in terapia intensiva, 15 in subintensiva, 27 a Galliate, 58 nei reparti di Novara; sono deceduti un uomo (1943) e una donna (1947); 6 dimessi e 3 trasferiti.

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.057 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 158 dopo test antigenico), pari al 4,7% dei 22.670  tamponi eseguiti, di cui 12.409 antigenici. Dei 1.057  nuovi casi, gli asintomatici sono 469 (44,4%).

I casi sono così ripartiti: 187 screening, 619 contatti di caso, 251 con indagine in corso; per ambito: 13 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 92 scolastico, 952 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 332.297 così suddivisi su base provinciale: 26.858 Alessandria, 16.133 Asti, 10.198 Biella, 47.396 Cuneo, 25.710 Novara, 177.818 Torino, 12.460 Vercelli, 11.887 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.408 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.429 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 316(-rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.526(- 107 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 22.547

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.030.149(22.670 rispetto a ieri), di cui 1.418.367 risultati negativi.

Sono 75 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3  verificatisi  oggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.765 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.502 Alessandria, 660 Asti, 400 Biella, 1.317 Cuneo, 879 Novara, 5.084 Torino, 483 Vercelli, 349 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

I pazienti guariti sono complessivamente 295.143 (2.254 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 23.918 Alessandria, 14.313 Asti,9.108 Biella, 41.329 Cuneo, 22.962 Novara, 157.984 Torino, 11.134 Vercelli, 10.957 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.285 extraregione e 2.153 in fase di definizione.

Intanto da Novara: i pazienti cosiddetti “fragili” sono coloro che presentano un maggiore rischio di incorrere in complicanze, se colpiti da Covid-19 e proprio per questo è importante che siano vaccinati il prima possibile. Nel caso dei pazienti dializzati e trapiantati, seguiti dalle Strutture di Nefrologie-trapianti di rene (diretta dal prof. Vincenzo Cantaluppi) e Nefrologia-Dialisi (diretta dalla dott.ssa Doriana Chiarinotti), l’azienda ospedaliero-universitaria ha già raggiunto l’obiettivo. «Su 162 trapiantati seguiti dal nostro ambulatorio – spiega il prof. Cantaluppi – tutti coloro le cui condizioni lo consentivano sono stati vaccinati. Bisogna infatti attendere 3 mesi dal trapianto e quando sono finite le terapie per poter inoculare il vaccino: per tutti questi si procederà nel tempo».  Lo stesso dicasi per i dializzati: «Avevamo in carico 136 pazienti – afferma la dott.ssa Chiarinotti – e ne abbiamo vaccinati un centinaio, ovvero tutti quelli che potevano essere sottoposti al trattamento. Alcuni sono purtroppo deceduti e altri non hanno, al momento, le condizioni per poter essere vaccinati ma lo saranno non appena sarà possibile». Per Roberto Cantoni, delegato della sezione novarese di Aned, l’associazione emodializzati, dialisi e e trapianti, «va riconosciuto la grande efficienza dell’Aou di Novara, così come va riconosciuto il grande ruolo della nostra associazione nell’aver portato il ministero a riconoscere trapiantati di rene e dializzati come pazienti fragili. Resta un altro problema importante, ovvero la vaccinazione per i familiari dei dializzati e trapiantati, i cosiddetti caregiver».