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ROTARY, COMUNE, FARMACISTI E SCUOLE PER ANGSA

Novara - Il Rotary Club Novara per l’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici (A.N.G.S.A.). Dalle scorse settimane, con la collaborazione dell’assessorato alle Politiche sociali, dell’Ordine dei Farmacisti delle Province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola, dell’associazione Titolari di farmacia delle Province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola e di alcuni Istituti scolastici novaresi, Rotary Club Novara ha provveduto al posizionamento all’interno di Palazzo Cabrino, di alcune farmacie della città e di alcune scuole di speciali contenitori che raccoglieranno telefoni cellulari vecchi e inutilizzabili.

"Il progetto service del nostro Club – spiega Fabiola Sinigaglia, presidente del Rotary Club Novara – è a lungo termine e viene realizzato in collaborazione con l’azienda “Cometox srl”, che ha sede in provincia di Milano e che è specializzata e autorizzata allo smaltimento di apparecchi per la telefonia cellulare. Periodicamente i telefonini depositati nei contenitori saranno raccolti in maniera diretta e gratuita dalla ditta, che provvederà a versare direttamente il contributo derivante dal recupero ad A.N.G.S.A., realtà del volontariato locale che costituisce un importantissimo punto di riferimento per le famiglie del territorio che convivono con l’autismo. Il nostro ringraziamento va al Comune, all’Ordine dei farmacisti. all’associazione Titolari di farmacia e ai dieci Istituti scolastici novaresi che hanno accettato di essere nostri parteners nell’attuazione di questo progetto".

Secondo l’assessore alle Politiche sociali Emilio Iodice "questo genere di iniziativa, portata avanti da un service Club cittadino sempre molto attento e presente rispetto alle esigenze delle fasce deboli, ha una duplice valenza: innanzitutto quella sociale, della quale A.N.G.S.A. diventa diretto beneficiario, attraverso la quale si è riusciti a catalizzare l’attenzione di associazioni e Ordini professionali dei farmacisti novaresi e delle scuole rispetto a un obiettivo nobilissimo e meritevole di particolare attenzione. In secondo luogo, in quanto assessore alle Politiche ambientali, non posso rimanere indifferente a un obiettivo che consente di “fare del bene” anche all’ambiente che ci circonda, consentendo un corretto smaltimento del materiale raccolto".

L’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici (A.N.G.S.A.) nasce a metà degli anni ’80 come movimento di opinione sostenuto dai genitori di bambini autistici, per promuovere una cultura sull’autismo e instaurare proficue collaborazioni con le istituzioni. Dalla fine degli anni ’90, l’Associazione si trasforma in una confederazione rispettosa delle realtà regionali, ma unita nel sostenere l’utilizzo delle “buone prassi”, intese come strategie universalmente riconosciute dalla comunità scientifica. Al fine di incentivare le risorse della nostra provincia e di creare un punto di riferimento per chi vive questa realtà, nel 2000 nasce A.N.G.S.A. Novara Onlus. A partire dal marzo del 2002, A.N.G.S.A. Novara Onlus promuove la nascita di un centro specializzato nella diagnosi e nel trattamento dell’autismo, grazie alla formazione di professionisti del settore. Nell’anno 2014 Angsa modifica lo statuto e diventa ANGSA Novara-Vercelli Onlus, al fine di ampliare al territorio vercellese le sue iniziative e promuovere servizi per i propri soci di quella provincia. Allo scopo, il Comune di Vercelli mette a disposizione in comodato gratuito un appartamento che diventa sede distaccata e crea la possibilità di far nascere il “Laboratorio Autismo”, per continuare a offrire progetti educativi ai bambini e ragazzi della provincia di Vercelli.

L’attuale struttura di ANGSA Novara-Vercelli Onlus

A partire dal marzo del 2002, A.N.G.S.A. Novara Onlus promuove la nascita di un centro specializzato nella diagnosi e nel trattamento dell’autismo, grazie alla formazione di professionisti del settore. Il tutto operando in sinergia con ASL ed Aziende Ospedaliere, che ancora oggi non forniscono un trattamento sufficientemente intensivo. Nell’ottobre 2009, Angsa Novara partecipa alla nascita di un’Associazione di Promozione Sociale (Associazione per l’autismo Enrico Micheli) che diventa il “braccio operativo” di Angsa Novara. La mission è la stessa, ma l’organizzazione è più adatta al servizio offerto a soci e non soci. Nell’Associazione per l’autismo Enrico Micheli confluiscono tutti i dipendenti che facevano capo a Angsa Novara. L’associazione opera nella stessa sede, ed è regolarmente registrata nel registro regionale delle associazioni di promozione sociale. Dal 2012 è iscritta nel registro regionale delle Onlus..

Bacino di utenza

L’associazione per l’autismo Enrico Micheli Onlus, nata per rispondere alle esigenze di famiglie della provincia di Novara, fornisce oggi una risposta ai bisogni di un territorio ben più esteso. In particolare, la provenienza dei pazienti attualmente in carico è la seguente:

* Provincia di Novara: 62

* Provincia di Vercelli: 24

* Provincia di Varese: 5

* Provincia di Milano: 12

*  Provincia di Pavia: 2

* Provincia di Alessandria: 5

* Provincia di Biella: 2

* Provincia di Torino 2

* Provincia di VCO 1

Totale utenti in carico 115

Enti pubblici e privati che hanno contribuito allo sviluppo dell’ente

La serietà delle due Onlus è avallata dal numero di enti che negli ultimi 15 anni hanno elargito somme di denaro a sostegno di vari progetti. Tra questi vi sono Fondazioni e privati (che hanno contribuito finanziando progetti e/o eseguendo donazioni):

* Enti pubblici: Provincia di Novara, Provincia del VCO, Comuni di Novara, Vercelli, Oldenico,

* Borgomanero, Arona, Magnago, Vanzaghello.

*Fondazioni: Fondazione BPN, Fondazione CRT, , Fondazione Comunità Novarese, Fondazione

* Fondazione CRVercelli, Fondazione Enelcuore, Fondazione De Agostini

* Club: Rotary Orta, Rotary Vercelli, Lyons Novara, Kyvanis Novara, Associazione Biud10, Associazione

* Amici di Sem, Casa Alessia, Vespa Lele Novara, NRB Friends, ecc….

Conto economico

L’associazione per l’autismo “Enrico Micheli Onlus” sostiene costi annui per oltre 450.000 Euro, in gran parte riconducibili a prestazioni di lavoro dipendente. Circa il 65% delle spese sono coperte direttamente dalle famiglie. Solo il 35% dei costi trova copertura mediante la stipula di convenzioni con comuni o tramite contributi erogati da privati. Le associazioni Angsa e Micheli continuano instancabilmente nel loro lavoro di sensibilizzazione e nella ricerca fondi, al fine di permettere a tutti i bambini (soprattutto a quelli dove la famiglia è in grande disagio economico) la possibilità di continuare i trattamenti terapeutici necessari al miglioramento della qualità della loro vita.

Cos’è l’autismo

Nel 1943 venne utilizzato per la prima volta il termine "autismo infantile precoce" per descrivere un complesso di sintomi (una sindrome), quali: compromessa interazione sociale, compromessa comunicazione verbale e non verbale, interessi e attività ristretti, comportamenti ripetitivi e stereotipati. Il linguaggio, quando è presente (circa metà dei casi) è ripetitivo, fa uso della terza persona al posto della prima, viene usato in forma non adeguata a comunicare, ad esempio con l'uso di frasi senza significato fuori del contesto. La carenza dell'immaginazione e dell'imitazione non consentono il normale gioco infantile, che viene sostituito da movimenti stereotipati privi di senso. Tali sintomi hanno un esordio precoce (prima dei tre anni di età) e perdurano nel corso della vita intera, pur con le modificazioni che il progredire dell'età solitamente comporta. La prognosi è severa per quanto riguarda l'autosufficienza e la comparsa di comportamenti indesiderabili come aggressività e agitazione.

Cause, cure e statistiche

Alla base della sindrome vi sono diversi deficit organici che la moderna ricerca biochimica vaprogressivamente individuando. Ad oggi, si ritiene che la sindrome sia il frutto di più disfunzioni genetiche tra loro combinate. Poiché le cause sono ancora ignote, manca la possibilità di una terapia causale e radicale. L'unicointervento di provata efficacia è quello della pedagogia speciale personalizzata volta a colmare i deficit mediante una paziente educazione, che deve coinvolgere i famigliari, la scuola e la società adulta in modo coerente e programmato. Tale metodologia di intervento, per essere efficace, deve essere precoce (se possibile, già dai due anni d’età) ed intensiva (deve quindi protrarsi anche per 15 - 20 ore settimanali). Nell’anno 2000 si registrava in media un caso su 500 nati. In Italia le statistiche parlano di un caso ogni 130 nati. Recenti statistiche USA sanciscono una marcata estensione del fenomeno, fino ad ipotizzare uncaso ogni 68 nati.

A.N.G.S.A. Novara-Vercelli Onlus – www.angsanovara.org 

Corso Risorgimento, 237 – 28100 NOVARA

Corso Palestro, 86 – 13100 VERCELLI

Tel. e Fax: +39 0321 47 22 66 – +39 334 69 77 526 e-mail: angsa@angsanovara.org.