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Samantha Giannotta racconta i trucchi del suo mestiere

Vincitrice al "Makeup artist of the year" ai Beauty Industry Awards, è una delle truccatrici più amate e conosciute novaresi
Samantha Giannotta

Novara - Vincitrice al "Makeup artist of the year" ai Beauty industry awards, Giannotta Samantha è una delle truccatrici più amate e conosciute novaresi che, con il suo incredibile talento ha trasformato la sua passione per il make up e l'arte nel suo lavoro, uno strumento di empowerment rivoluzionario "una cosa che amo fare è prendere delle ragazze che non si piacciono oppure non si ritengono abbastanza belle e far vedere loro che tutti possono sentirsi bene nel proprio corpo, far capire che non sono sbagliate o imperfette come credono di essere, ma che basta trovare ciò che può valorizzarle e che con pochi aggiustamenti il gioco è fatto".

Con queste parole Giannotta ci introduce inizia l'ingresso nel mondo da favola dove le vere principesse sono le donne che incontriamo tutti i giorni.

 

Da quanto tempo fai la makeup artist e come hai iniziato nel settore? "Ho iniziato nel 2011 con il face painting sui bimbi ai matrimoni, il che sembrerà facile, ma non lo è affatto perchè devi riprodurre su un volto una sorta di quadro."

 

Una pittrice che dal nulla crea... com'è la persona che c' è "dietro": cosa ti piace? "Mi ritengo una persona che guarda sempre il dettaglio. La mia passione per l’arte in generale non è mai nata, l’ho sempre avuta, fin da bambina. Spesso durante le lezioni di greco e latino al liceo, piuttosto che ascoltare le spiegazioni di letteratura, mi ritrovavo a disegnare visi, occhi e labbra su fogli bianchi. Quella per il make-up è, quindi, una passione nata dal desiderio di trovare una professione che conciliasse più interessi, come la moda, le morfologie, la storia delle epoche, il beauty, la cosmetica, il cinema e la creatività, all’interno di un’unica scatola chiamata “arte” che, più di qualunque altra disciplina, è in grado di accendere le emozioni più profonde dell’animo umano. Amore che mi ha fatto intraprendere gli studi in questo settore: mi sono diplomata come truccatrice cinematografia all'Accademia Nazionale del Cinema di Bologna e laureata in scenografia, all'Accademia di Belle arti, di Brera."

Studi e impegno che ti hanno portata ad esser contattata in moltissimi e diversi set e backstage tra i quali quelli di Sanremo. Esperienze magnifiche, ma una che non ricordi in modo entusiasmante? "Più che brutta, con molta ansia: stavo ricreando, per una serata di Halloween, il volto di Hellraiser con degli spuntoni lunghissimi che fuoriuscivano dal cranio, ma non reggevano per via del peso. Presa dallo sconforto, mi sono isolata con me stessa trovando poi la soluzione, attimi di panico, ma che rientra nell' esperienza per rinnovarsi con idee sempre nuove e creatività nel campo della bellezza."

Bellezza... Cos'è per te? "Stare bene con se stessi. Picasso diceva che l’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni” ed è forse è per questo che ne ho sempre avuto bisogno. Tutti gli interessi citati prima sono spesso per me un rifugio dai dolori della vita e il make-up e il relativo perfezionamento di un volto è per me un’attività da cui riesco a trarre un beneficio immenso."

Quale percorso formativo hai fatto e quando hai capito che questa era la tua strada? "Oltre a vari master e seminari qua e la, ho frequentato e frequento tuttora, visto che non si smette mai di imparare, diverse accademie, tra cui quella di body painting di Roma, una delle più prestigiose perché supportata importanti marchi di make-up professionale a livello internazionale. L'ho sempre saputo e la fretta, l'ansia e l'agitazione che mi mettevano ad ogni lavoro mi ha fortificata mi ha fatto crescere a livello produttivo e organizzativo. E ora con "Segni", lo spot no profit contro la violenza sulle donne mi ha fatto capire che se vuoi... puoi. Se t'impegni, ti reinventi puoi fare qualsiasi cosa. Non si deve mollare mai."

In Segni i lividi sembrano reali... “Identici, sono come sempre documentata su qualsiasi tipo di livido, da contusione al taglio... per capirne sfumature e colori. Pensa che la mattina (al pomeriggio avrei fatto le prove trucco su me stessa) caso vuole un bel livido sulla gamba, ho fatto moltissime foto e da lì ho cercato di capire anche la pigmentazione del tessuto epiteliale, ho fatto molte prove sempre con i libri a fianco e le immagini... è stato impegnativo perchè ci sono stati vari passaggi da fare, ma il risultato è stata una riproduzione fedele.

Parliamo dei tuoi momenti salienti? "Ve ne sono stati molti, ma con orgoglio ripenso all'inizio nel 2013 quando mi sono diplomata a pieni voti, avevo lavorato tanto sul quel trucco di test finale ed ero strafelice del risultato."

Da dove trai ispirazione? "Dove? Sembrerà assurdo, ma da tutto quello che mi circonda. Sembrerò pazza, ma viaggio speso con la mente. L'ultima idea ce l'ho avuta in doccia: vedo, rielaboro e lo faccio mio."

Come ogni artista... mentre come descriveresti il ​​tuo look caratteristico e cosa c'è nel tuo stile che ti distingue dagli altri truccatori? "Il mio look guarda sempre al dettaglio: colori, abbinamenti, soprattutto il tema, cerco sempre un accessorio, il dettaglio, il trucco che sia particolare per quella serata perchè mi diverte, mi distingue."

Qual è stata la sfida più grande della tua carriera? "Realizzare dei tribali sul viso di Gigi D'Agostino comportandomi in un modo più che professionale."

Non me lo dire... "Sì e senza saltargli addosso per la gioia che provavo in quel momento perchè è sempre stato il mio idolo fin da adolescente, è stato un sogno."

I make up glamour e femminili dei tuoi lavori editoriali incarnano il perfetto connubio tra la visione del make up moderno, sofisticato e costruito e la delicatezza propria di una proposta di femminilità tutta italiana. Come nasce il concept di un tuo lavoro? "Parto da quel concetto, dal quel tema, lo studio nei minimi particolari cerco delle foto inerenti, realizzo delle prove su me stessa facendo pratica col pennello e col tipo di trucco o mareriale, questo è molto importante, capire bene la tecnica per realizzarlo."

Quanto è importante curare i dettagli e costruire un total look per ottenere un’immagine potente? “Lo ripeterò allo sfinimento il dettaglio distinguere fa la differenza perchè se una persona non si ricorda come ti chiami andrà a richiamare proprio quel dettaglio che ha notato. Sai, ogni artista si crea anche senza volerlo un personaggio che cerca di contraddistinguersi perchè è così: è più forte se stessi, si deve manifestare la sua arte in tutto e per tutto perchè lo fa star bene e mi fa stare bene.

Qual è il difetto che noti più spesso in lavori fotografici dei make up artist neofiti? "Il dettaglio è importante, ma poi bisogna guardare sempre l'insieme, per vedere se è armonioso, se è tutto controbilanciato. Noto trucchi troppo esagerati, non curati. Bisogna dare importanza al chiaro-scuro naturale dell'occhio, alle ombre, le luci. Per certi aspetti il trucco quando c'è, ma non si vede vuol dire che è armonioso con il viso in modo naturale e secondo me dev'essere sempre così, sia per un trucco naturale che per un fantasy."

Qual è il consiglio di bellezza più importante che puoi dare alle donne? "Sopracciglia sempre in ordine perchè intensificano lo sguardo e il mascara che fa l'80% del trucco."

Quale quello da dare ai futuri studenti che pensano a un'istruzione e una carriera in truccatori? "È una strada veramente ardua. Non si finisce mai d'imparare, bisogna sempre essere all'avanguardia, però da' tanta soddisfazione!"

Francesca Riga