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SCRITTE OLTRAGGIOSE CONTRO IL GIORNO DEL RICORDO

Novara - Oltraggio al Giorno del Ricordo: durante la notte mani ignote e armate di bombolette spray hanno imbrattato i muri di alcuni edifici del Villaggio Dalmazia, dove nella mattinata di oggi, venerdì 10 febbraio, si sono tenute le celebrazioni commemorative delle vittime delle foibe e dell’esodo delle popolazioni fiumane, dalmate, istriane e giuliane. A fare le spese della “protesta”sono stati i muri del Velo Club Novarese in via Grado, dove si trova la lapide in memoria dei Caduti delle foibe, di un’abitazione limitrofa, di una cabina in via Monte San Gabriele e di vari altri stabili del quartiere. In mattinata Assa è immediatamente intervenuta con due squadre di ”cantieristi”, disoccupati di lungo corso e detenuti impiegati in azienda, per cancellare le scritte. Tutto è stato ripulito in tempo per le celebrazioni che si sono regolarmente svolte.

"Questi gesti – commenta il sindaco Alessandro Canelli – risultano due volte oltraggiosi: innanzitutto nei confronti dei morti e nei confronti dei vivi che, grazie al dispositivo di una legge dello Stato, hanno finalmente trovato, dopo anni di silenzio su una pagina nera della nostra storia, uno spazio anche nei libri e momenti di commemorazione doverosi affinchè tutti possano riflettere su quanto si è verificato negli anni della seconda Guerra mondiale e del Dopoguerra  in quelle terre. Quelle scritte sono un atto assolutamente inaccettabile, soprattutto se pensiamo al fatto che la nostra città ha direttamente conosciuto l’arrivo di quelli che allora venivano chiamati “profughi” e che, tra mille difficoltà, hanno contribuito a far crescere Novara nel Dopoguerra, senza comunque mai dimenticare le sofferenze causate dall’esilio e i racconti di chi era scampato dai massacri delle foibe".

L'assessore alle Politiche ambientali Emilio Iodice, ringraziando Assa "per  il tempestivo ed efficace intervento dei “cantieristi”", auspica che "su questo atto di inciviltà scenda l'oblio coniugato a una deplorazione inaggettivabile".

Il presidente di Assa Giuseppe Antonio Policaro sottolinea dal canto suo che "tra i molti atti vandalici che hanno richiesto interventi effettuati dai lavoratori Assa per pulire la nostra città a cui ho assistito dall’inizio del mio mandato, questo è sicuramente il più stupido e spiacevole. Esprimo la massima vicinanza ai parenti di coloro che hanno perso la vita nella tragedia delle foibe e a chi ha sofferto l’esodo dalle sue terre nel Dopoguerra, nella nostra città. La celebrazione del Giorno del Ricordo è una questione di civiltà, di rispetto per le sofferenze delle molte vittime italiane e istriane e deve essere un tema sempre più ricordato, anche dai più giovani, sempre più rispettato".