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Servizio Sociale Aziendale di ASL NO: innovazione e slancio verso il futuro

Novara - Da molti anni è in corso una riflessione sul piano professionale circa la necessità che all’interno delle Aziende Sanitarie Locali si definiscano quali siano le funzioni specifiche del Servizio Sociale professionale in ambito sanitario. Già dal 2009 la Giunta Regionale ha approvato la definizione del Servizio Sociale Aziendale dando indicazioni alle A.S.L. di dotarsi di personale specificamente addetto. Nel mese di febbraio u.s. la Giunta ha fatto un ulteriore passo avanti approvando la delibera n. 17-6487 “Nuove Linee di indirizzo per lo svolgimento delle funzioni sociali e dell’organizzazione del Servizio Sociale Aziendale delle Aziende Sanitarie della Regione Piemonte ...” e dando un forte impulso alle Aziende Sanitarie perché provvedano ad adeguarsi alle indicazioni espresse. 

Come si è attivata l’ASL NO? L’ASL NO ha approvato il 16 maggio 2018, la deliberazione n. 95 ad oggetto “Struttura Semplice Continuità Ospedale Territorio e Servizio Sociale Aziendale – disposizioni operative per il funzionamento del Servizio Sociale Aziendale”, con l’assegnazione del personale tecnico con qualifica di Assistente Sociale alla Struttura Continuità Ospedale Territorio e Servizio Sociale Aziendale (COTESS), diretta da. Antonio Beffani, per garantire una maggiore copertura dei bisogni socio-sanitari alla popolazione che afferisce ai vari punti di erogazione dell’ASL, in particolare per l’area di intervento che riguarda la continuità assistenziale.
Verranno soddisfatti i bisogni dei servizi specialistici come il Servizio per le Dipendenze, la Psichiatria, la Neuropsichiatria Infantile, ma non solo; sarà necessario intervenire su aree ancora scoperte come l’Oncologia, la violenza sulle donne, l’ambulatorio per le Demenze.
Quale sarà l’impegno durante questo periodo? La Coordinatrice del Servizio Sociale Aziendale, Maria Grazia Bresich, che coadiuva il Responsabile, dovrà predisporre una proposta di riorganizzazione delle modalità di prestazione di servizio sociale professionale all’interno delle diverse aree di interesse.
L’obiettivo è quello di garantire sempre più una migliore gestione delle risorse di personale per dare risposte più ampie ai bisogni degli utenti. 
Il Direttore Generale dell’ASL NO, Arabella Fontana, ha confermato la condivisione del progetto di riorganizzazione, impostando le basi per un percorso di analisi dei bisogni, di proposte organizzative e traduzione in termini formali degli impegni che ne derivano.
Quale sarà il nuovo ruolo dell’Assistente Sociale in ASL? Si apre una nuova epoca in cui gli Assistenti Sociali dell’ASL NO avranno l’opportunità di esprimere le specifiche competenze professionali nei settori che li hanno visti impegnati negli anni, ma nel contempo potranno raccogliere la sfida di sperimentare nuovi ambiti arricchendo il proprio bagaglio culturale e contribuendo alla costruzione di nuovi servizi. 
Un grande impegno che ci proietta verso il futuro con una visione costruttiva che mira a sfruttare appieno tutte le potenzialità esistenti – dichiara Maria Grazia Bresich. 
L’obiettivo che ci si pone è importante – afferma Antonio Beffani - , indubbiamente la riorganizzazione delle risorse umane, la definizione delle specifiche competenze, integrate e condivise da un’équipe nella quale agiscono diverse figure professionali consentirà di avere una visione complessiva dei bisogni degli utenti e di trovare risposte appropriate e di qualità a favore del territorio.