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Sono 60 i ricoverati Covid al Maggiore; decedute due donne

Novara - Sono 60 i ricoverati Covid di oggi: 2 in terapia intensiva, 10 in subintensiva, 22 a Galliate, 26 nei reparti di Novara; due donne decedute: del 1926 e del 1947; nessun dimesso, nessun trasferito.

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 802 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 64 dopo test antigenico), pari al 6.7% degl11.988 tamponi eseguiti, di cui 5.624 antigenici. Degli 802 nuovi casi, gli asintomatici sono 262 (32,7%).

I casi sono così ripartiti: 106 screening, 446 contatti di caso, 250 con indagine in corso; per ambito: 24 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 80 scolastico, 698 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 242.977 così suddivisi su base provinciale: 21.468 Alessandria, 12.539 Asti, 8.322 Biella, 32.876 Cuneo, 18.909 Novara, 127.903 Torino, 8.937 Vercelli, 8.914 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.201 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.908 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 13(+rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.868 (+11 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.801.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.860.905 (+11.988 rispetto a ieri), di cui 1.119.326 risultati negativi.

Sono i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.265 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.406 Alessandria, 592 Asti, 376 Biella, 1.103 Cuneo, 766 Novara, 4.218 Torino, 416 Vercelli, 303 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

I pazienti guariti sono complessivamente 220.905 (+582 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.239 Alessandria, 11.403 Asti,7.548Biella, 30.560 Cuneo, 17.345 Novara, 115.766 Torino, 8.140 Vercelli, 8.047 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.109 extraregione e 1.748 in fase di definizione.

Sono 4.779 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 17.40). A 13 è stata somministrata la seconda dose.
Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 316.231 dosi (delle quali 134.440 come seconda), corrispondenti al 73,8% delle 428.670 finora disponibili per il Piemonte. La percentuale è inferiore rispetto a ieri perché il totale comprende anche 36.200 nuove dosi di AstraZeneca consegnate nelle scorse ore.

Prosegue intanto la raccolta di adesioni per la nuova fase della campagna vaccinale rivolta agli over80 e al personale scolastico, universitario e della formazione professionale. Sono 275.137 le richieste ricevute finora: 57.019 dal personale docente e non docente sul portale www.ilpiemontetivaccina.it e 218.118 inserite dai medici di famiglia, sull’apposita piattaforma regionale, per i propri pazienti con più di 80 anni (inclusi i nati nel 1941).

Proprio oggi, con un V-Day in tutto il Piemonte, sono iniziate le vaccinazioni delle persone ultra80enni. In questo primo giorno le dosi inoculate sono state 3.296.

“In Piemonte ci sono circa 370.000 over80, 20.000 sono stati già vaccinati all’interno delle Rsa e più di 200.000 hanno già manifestato la volontà di essere vaccinati - afferma il presidente della Regione Alberto Cirio - L’obiettivo è di completare l’immunizzazione nel giro di un mese, perché significa mettere in sicurezza una delle fasce più fragili della nostra comunità. Il Piemonte va avanti, attendiamo però le munizioni, cioè le dosi, che sono fondamentali per proseguire con il nostro programma”.

“Tutto il sistema sta facendo un grande sforzo per affrontare al meglio questa nuova fase della campagna vaccinale - aggiunge l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi - Ringraziamo tutti, a cominciare dai medici di famiglia che stanno supportando le preadesioni con una grande rapidità e gli operatori delle nostre Asl e Aziende ospedaliere, ma anche chi è impegnato nella complessa macchina informatica che c’è dietro la vaccinazione di massa”.

“Una giornata simbolica - sottolinea il commissario dell’area giuridico-amministrativa dell'Unità di Crisi Antonio Rinaudo -, ma anche il segnale che si parte con la vaccinazione di tutte le categorie più fragili, a cominciare dagli over80 ma in contemporanea e parallelamente anche dai disabili, persone che devono essere tutelate immediatamente per abbassare i livelli di letalità che ha il virus”.