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Stefano Renosto, creatore di una app per essere più sicuri

Stefano Renosto

Novara - È novarese il ragazzo che ha presentato il progetto più avvincente a Torino con la consegna del premio per il prospetto selezionato dalla commissione che ha concorso alla vittoria: Stefano Renosto, laureando in Scienze Politiche a Milano, che sarà chiamato a Fiuggi e a Roma per esporlo al Vicepresidente Vicario del Parlamento europeo in quanto attuabile in diverse città anche a livello nazionale al fine di arrivare ad una composizione di un quadro normativo adeguato alla realtà delle politiche locali che definisca le competenze del Sindaco e della Polizia Municipale uscendo dallo stereotipo dell’ordine e della sicurezza pubblica per realizzare ,concretamente, il più evoluto concetto di sicurezza urbana. Il ragazzo, che ha usato come prototipo la città in cui vive, Novara, ha illustrato il prospetto sulle politiche per la SICUREZZA della città e dei cittadini anche ad Alessandro Canelli in linea con i temi chiave, puntando l'attenzione sulle più innovative misure adottate da Pubbliche Amministrazioni ed Enti Locali volte a migliorare la vita dei cittadini. Nella pianificazione un alto mantenimento della qualità dell'ambiente urbano, delle relazioni sociali, del tessuto economico-produttivo. Un progetto di ampio respiro che prevede la partecipazione di tutte le forze sociali, politiche ed associazionistiche. Gestire in modo totalmente integrato tra cittadini ed uffici, ogni singolo processo di segnalazione è l’obiettivo dell’ applicazione mobile per la gestione integrata del territorio: una richiesta di intervento, indicando il luogo dove questo viene richiesto e specificando di cosa si tratta, anche fotografando. Innovativa anche l’idea del patto di sicurezza senza privati e l’istituzione dei vigili di quartiere. Un controllo del territorio, con norme sull'integrazione operativa dei corpi di polizia e videosorveglianza urbana. In campo nuove tecnologie per presidiare le aree urbane e periodiche verifiche congiunte sugli esercizi pubblici e il contrasto all'abusivismo e la contraffazione. Attenzione quindi verso i reati più ricorrenti, quali furti e rapine, e quelli legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Nel dettagliato piano di lavoro si è puntato sia a interventi di riqualificazione che a misure per ridurre il disagio e la conflittualità urbana, una vera e propria riqualificazione dello spazio pubblico, attenta alla dislocazione di servizi e reti commerciali, una puntuale manutenzione delle aree, unite a politiche culturali e di animazione del territori che possono garantire una maggiore vivibilità della città e, di conseguenza, di maggiore sicurezza.