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Strani incontri, fuori dal supermercato, in tempo di Covid19

Novara - Che la pandemia da Covid19 abbia stravolto le nostre vite è una realtà difficile, spesso drammatica, soprattutto per la situazione socio-economica che si è venuta a creare per la fortissima crisi scatenatasi. E così capita di vedere situazioni di indigenza e di estrema povertà anche in luoghi e con persone che mai avresti immaginato prima. A raccontare quanto gli è successo è Simone, trentenne novarese, che si era recato in un noto supermercato in corso della Vittoria a Novara. “Quello che mi è accaduto è la conferma che chi ci governa ha forse operato bene dal punto di vista della salute, ma per quanto riguarda quello economico sono certo che è stato ed è tuttora a dir poco disastroso; stanno facendo fallire le piccole/medie imprese, promettendo soldi che non bastano, tanto da lasciare il 35% della popolazione senza sussidi dello Stato”.

Ma veniamo a quello che è accaduto nel pomeriggio di oggi, domenica 3 maggio: “Sono stato in questo supermercato e stavo uscendo con la spesa fatta nel carrello, per fortuna riesco ancora a farla; mi si avvicina con fare discreto e molto timido un signore italiano sulla cinquantina, con la mascherina indossata, ma non tanto per proteggersi, quanto per non farsi riconoscersi. Rimane in disparte quasi come per nascondersi, finisco di mettere la spesa nella macchina e sempre con molta delicatezza e vergogna mi dice qualcosa con voce molto bassa; non lo capisco e gli domando se poteva ripetere. Ed è così che mi chiede se poteva prendere il carrello con i miei 50 centesimi dentro, perché – testuali parole – mi dice ‘sai sono rimasto senza lavoro da un giorno all'altro; piuttosto che andare a rubare sto racimolando dei soldi per poter mangiare questa sera’. Ecco, i miei genitori e i miei nonni mi hanno insegnato una cosa: dove mangia una persona possono benissimo mangiare in due. E così, dopo avergli lasciato il carrello gli ho dato 5 euro; chi mi conosce sa che non sono il tipo; sono molto schivo a questi soggetti, penso sempre che sta gente fuori dai supermercati siano li solo per ubriacarsi e drogarsi, raccogliendo soldi ‘facili’, invece no! Questo signore è rimasto con me a parlare per 10 minuti, era lucido e con una buona cultura tanto che mi ha fatto quasi tenerezza. La cosa che mi è sembrata strana che in genere il supermercato in questione non lascia mai nessun ‘mendicante’ nei parcheggi, tanto da aver un servizio di sorveglianza; invece no, lui era li che chiedeva aiuto.Questo per dire a coloro che difendono ancora l'operato di questo Governo, che se non ci aiutano, faremo tutti la fine di questo signore di oggi, a chiedere dei soldi per poter mangiare; ma occhio che più saremo in quel parcheggio e maggiore sarà la regola del più forte...

Siamo un popolo menefreghista – conclude con amarezza Simone – ma sono sicuro che se fosse successo a me, qualcuno avrebbe fatto lo stesso: non sono ricco e ad oggi non ho nemmeno la cassa integrazione, ma sono sicuro che con 5 euro può comprarsi almeno 3 pacchi di pasta e delle uova”.

Ben fatto Simone e quante altre storie simili ci sono a Novara?

Gianmaria Balboni