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UPO e on. Nastri: appello per la liberazione di Djalali

Ahmadreza Djalali

Novara - È tutto pronto a Vercelli per la XIX inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Piemonte Orientale. La cerimonia si tiene oggi, venerdì 3 febbraio presso il Teatro Civico (Via Monte di Pietà 15). In apertura del proprio discorso inaugurale il rettore Cesare Emanuel lancia un appello per la liberazione di Ahmadreza Djalali, il medico ricercatore iraniano da mesi imprigionato in Iran per presunto spionaggio durante i suoi periodi di ricerca all’estero. Dopo il Rettore intervengono il presidente del comitato di coordinamento di Human Technolople, Stefano Paleari, i sindaci Maria Rita Rossa (Alessandria), Alessandro Canelli (Novara) e Maura Forte (Vercelli), il presidente del comitato di progettazione di Confindustria Territoriale Piemonte Orientale, Giorgio Cottura. 

«La notizia del medico iraniano condannato a morte in quanto ritento spia non può lasciarci indifferenti, anche per il fatto che Ahmadreza Djalali per quattro anni ha lavorato a Novara, all’Università del Piemonte Orientale»: così il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Gaetano Nastri commenta la vicenda. E si impegna a farsi parte attiva per portare a livello ministeriale la vicenda, in modo che anche il governo italiano possa far sentire la sua voce: «Scriverò una lettera al ministro competente – spiega Nastri – affinché anche l’Italia possa muoversi a impedire quello che sarebbe un vero e proprio crimine, affiancando la “European society for emergency medicine” che già si è impegnata per la sua liberazione. Infatti, stando a quanti lo hanno conosciuto durante la sua permanenza a Novara tutto possono credere fuorché sia una spia».