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Anpana Novara salva una tartaruga azzannatrice

Oleggio - Una tartaruga ''azzannatrice'' (Chelydra serpentina) d’acqua dolce, maschio di circa 10 anni è stata sequestrata dalla Polizia Locale di Oleggio. Avvistata da un privato in una strada di campagna, caricata incautamente in auto, ha incominciato a muovere la lunga coda ed estendere il collo come un serpente in direzione del conducente. Trattandosi  di specie esotica e alloctona originaria del Nord America, è considerata dalla legge italiana tra quelle più pericolose per la salute e l’incolumità pubblica. Prettamente carnivora predilige fondali fangosi, è devastatrice della fauna fluviale e invasiva per l’ecosistema nostrano. E’ in grado di sferrare morsi che ricordano il serpente con scatti fulminei, ha il corpo robusto, il carapace increspato, la lunga coda e il becco a uncino.

Spiega Francesco Ragusa, responsabile guardie ecozoofile Anpana Novara: "Gli agenti della Locale hanno chiesto informazioni al C.F.S. che ha ritenuto opportuno farci intervenire per mettere a disposizione un’idonea struttura per il recupero e la detenzione temporanea. La tartaruga è  stata trasportata dalla gabbia inadeguata e non sicura in cui era stata posizionata preventivamente ad un recipiente contenitivo in plastica di dimensione adeguate a garantire sufficiente mobilità, ma impossibile da rompere qualora avesse tentato la fuga. Posizionata anche una rete metallica a nido d’ape che fungeva da coperchi. Valutata la poca mobilità dell’animale e la disidratazione in quanto il fango, prima bagnato, con il passare del tempo si era asciugato e indurito, ho spruzzato più volte dell’acqua sia sul carapace sia sulle parti molli per mantenere l’elasticità"

A seguito di procedura di sequestro la tartaruga ha trascorso la notte presso il Comando locale in attesa di ottenere il nulla osta dalla Prefettura per il trasporto al rettilario interno al  Parco “Leolandia” (Bergamo), autorizzato alla detenzione. Il responsabile, Tiberio Forin, ha preso  in carico la testuggine valutando le buone condizioni di salute e sistemandola in vasca con altri conspecifici. Conclude Ragusa: "Queste tartarughe sono vietate nel nostro Paese; la detenzione è illegale; incauti acquirenti  le comperano all’estero e le portano a casa da piccole,  ma quando cominciano a crescere le abbandonano". 

Eventuali detenzioni illegali o avvistamenti vanno segnalati al Corpo Forestale dello Stato.