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Farmacia: guerra (legale) per la quinta farmacia?

Imprenditore siriano rivendica: "Perché devo per forza realizzarla nell'area sud di Trecate?"
Essam Lababidi

Trecate - La protesta di Essam Lababidi, imprenditore di origini siriane e residente da tempo nel Milanese, interessato all'apertura della quinta farmacia sul territorio di Trecate. In un incontro organizzato la mattina di venerdì 18 settembre in un bar del centro, Labadidi racconta di un primo colloquio con il sindaco Enrico Ruggerone e alcuni componenti della sua Giunta (assessori Zeno e Rosina), dai quali era emersa la consapevolezza da parte dell'Amministrazione comunale che Trecate necessiti di una farmacia aperta 24 ore al giorno e 7 giorni su 7. "Ho detto loro - spiega - che la mia proposta verteva proprio in tal senso, 24/7, ma mi era impossibile localizzarla dove mi dicevano loro, nella parte a sud dell'asse della ferrovia (quartiere San Bernardo). Nell'area prevista in via Po è di fatto impossibile, in quanto c'è di mezzo un'asta fallimentare. L'altra invece è in via Cerano. Ruggerone si è detto disponibile per risolvere questo problema poi improvvisamente ha cambiato idea, perché? Con i miei soci confidiamo che il sindaco e il Consiglio comunale prendano un provvedimento (stralciare la norma che determina l'area per la quinta farmacia a sud di Trecate) e facciano gli interessi dei cittadini e non quelli dei singoli farmacisti trecatesi. La scorsa settimana abbiamo promosso una raccolte di firme e nel giro di un'ora abbiamo già ottenuto 200 adesioni; intendiamo risolvere problema e non ci tireremo indietro se ci sarà da adire le vie legali. Accettiamo anche una soluzione temporanea, ad esempio nella vicina via Mazzini, finché le condizioni per un trasfimento definitivo nell'area sud non lo permetteranno. Si pensi poi che nel sito in via Cerano è stata preventivata una spesa solo per adibire il locale a farmacia di circa 300mila. Il margine di profitto si aggira intorno al 10%, per cui è un investimento che le banche avvalleranno molto difficilmente con un mutuo o finanziamento". Essam Lababidi nel Milanese gestisce già diverse farmacie: "A Milano ne abbiamo aperte 24 ore al giorno, 7 su 7 a Sesto San Giovanni, a Settimo Milanese, a Cologno Monzese e anche in città ad esempio in via Padova. Complessivamente vi lavorano una cinquantina di farmacisti".

E il Comune come risponde? Il sindaco Enrico Ruggerone dal settimanale di informazione istituzionale via web TrecateInforma afferma: "Amministrazione comunale intende far chiarezza sulla questione relativa all’apertura della quinta farmacia. Il Consiglio Comunale, all’unanimità, aveva individuato la sede della quinta farmacia nella zona di Trecate sud, al fine di valorizzarla e dare un nuovo servizio utile ai residenti di quel quartiere, posto al di là della ferrovia. La collocazione di un servizio di tale importanza costituirebbe un primo importante passo per dare impulso allo sviluppo di una zona popolosa e non adeguatamente servita della nostra città. Da alcuni giorni, nella medesima area (in via Po), sono stati anche avviati i lavori di costruzione di una nuova casa di riposo privata che, parimenti, rappresenta un obiettivo significativo di crescita della zona sud con importanti risvolti occupazionali. D’altro canto, la recente ed attesissima apertura del sottopasso di via Liberazione – via Cerano ha consentito di abbattere tutte le barriere di transito dal centro cittadino trecatese verso il quartiere di San Bernardo e le località limitrofe della provincia e del territorio pavese. A fronte di queste considerazioni, frutto di scelte ponderate, appaiono del tutto immotivate le azioni messe in campo dai soggetti aggiudicatari della procedura di affidamento della quinta farmacia che non intenderebbero collocarsi nella zona individuata nel bando regionale (a cui hanno partecipato accettandone le condizioni) nei limiti territoriali dettati dalla delibera della Giunta Regionale 29-3630 del 28.3.2012. Il comune di Trecate, nel chiarire la vicenda, non intende lasciar spazio ad azioni surrettizie ed a strumentalizzazioni in realtà lesive degli interessi dei cittadini".

Sull'argomento è arrivata una nota stampa proprio del dottor Lababidi: "Le buone intenzioni del consiglio comunale non si discutono, sembra però, che nel voler dar un nuovo servizio utile ai residenti del quartiere sud di Trecate non si sia studiata a sufficienza la disponibilità dei locali nella zona né la fattibilità di tale servizio. Questo potrebbe portare anche ad un eventuale fallimento della farmacia nella zona sud, perché probabilmente non si è studiata bene la zona di apertura. Sicuramente darebbe un impulso negativo allo sviluppo della zona: dopo tutto se una farmacia fallisce, chi si azzarderebbe ad aprirvi un esercizio commerciale? Di sicuro una farmacia non basterebbe per dare l’impulso di sviluppo nella zona sud specialmente se la zona è priva di medici di base o pediatri visto che prima si va dal medico e poi in farmacia e non il contrario; d'altro canto la delibera della Giunta Regionale 29‐3630 del 28.3.2012, citata nel comunicato stampa   firmata dal sindaco in data 17 Settembre 2015, non delimita la zona precisando una via,  ma riportando quanto segue “Nord: ferrovia”, includendo Via Mazzini 80 all'interno del territorio. I tempi stretti (entro il 20 di dicembre 2015) che sono imposti dal concorso non permettono l’attesa dello sviluppo della zona “con la  costruzione della nuova casa di cura” anche se una proroga per l’apertura finché si costruisce la casa di cura, come soluzione temporanea sarebbe ben accetta. Ma è un bene per i cittadini? In una lettera che abbiamo mandato al sindaco chiedendo aiuto per risolvere il problema della mancanza di locali idonei nella zona e illustrando le barriere architettoniche che ci impedirebbero l’apertura della farmacia in via Po, il sindaco precisa che nessuna considerazione è stata svolta in merito all’immobile di via Po n.10, in quanto si tratta di uno stabile acquistabile solo all’interno di una procedura fallimentare. Quindi non ci rimane che via Cerano 40, un vecchio magazzino posto a lato sud est del paese che molto probabilmente non riuscirebbe a ripagare il costo esagerato di modifica per farlo diventare una farmacia. Questa in realtà non è solo la nostra opinione, infatti, noi non essendo della zona abbiamo chiesto ai cittadini di Trecate che ci hanno stupiti con la loro accoglienza e le tante adesioni al seguente documento: I seguenti cittadini elettori della città di Trecate propongono (Art. 42 dello statuto comunale): Di adottare ed eseguire gli atti amministrativi di competenza del Comune, della Regione Piemonte e della ASL 13 di Novara per permettere l’insediamento della quinta farmacia di Trecate in Via Mazzini al numero 80 per rispondere meglio alle esigenze di tutti i cittadini e in modo particolare i residenti nell'area sud di Trecate (come si legge nelle varie delibere di modifica del territorio del comune di Trecate). Per le seguenti motivazioni: 1) Via Cerano 40, unica sede disponibile nella zona 5 è in una posizione scomoda, poco frequentata e difficile da raggiungere dalla popolazione sud di Trecate rispetto a via Mazzini 80, centro di interesse e passaggio della maggior parte degli stessi. 2) Via Cerano 40, essendo zona isolata e poco frequentata, desta insicurezza nelle persone, specialmente in donne e anziani che si sentirebbero molto più sicuri ad andare ad acquistare farmaci in via Mazzini 80 piuttosto che in via Cerano 40, specialmente nelle ore serali invernali, nelle quali fa buio presto o in qualsiasi caso di urgenza notturna. 3) Via Mazzini 80 fa parte del quartiere San Bernardo, praticamente e storicamente. Non ha senso separarla dal resto del quartiere, isolando la zona sud dal resto di Trecate non permettendo l’apertura della farmacia lì. 4) Una farmacia in via Mazzini 80, a differenza di via Cerano 40, non è soltanto comoda e utile per i residenti della zona sud, ma anche per i pendolari che usano la stazione ferroviaria. 5) Una farmacia aperta al pubblico 24 ore, sabato, domenica e festivi (come hanno dichiarato i farmacisti che hanno vinto il concorso) è sicuramente più comoda e utile per tutta Trecate e tutti i paesi limitrofi, in via Mazzini 80 piuttosto che in via Cerano 40, servizio che è stato negato alla popolazione di Trecate per anni nonostante le ripetute richieste dei cittadini. 6) Non essendoci nessun medico di base o pediatra nella zona sud di Trecate, non ha nessun senso andare dal medico a nord per poi tornare a prendere i farmaci all’estremo sud est (via Cerano 40), cosa impensabile se non impossibile soprattutto per le persone anziane, disabili o per donne con bambini non automunite. Confidiamo che il Sindaco, la Giunta e il consiglio comunale ascoltino la voce dei cittadini per risolvere questo problema eseguendo gli atti di loro competenza per poter aprire la farmacia in via Mazzini 80 anche temporaneamente, finché la situazione a sud della ferrovia non lo permetta, dopo tutto si tratta di qualche metro dal limite territoriale".