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GESTIONE DEL BONUS ALIMENTARE PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ

DISTRIBUZIONE CONCLUSA CON SUCCESSO

Trecate - 121.930 €, di cui 67.280 € nella prima tornata e 54.650 € nella seconda: questi i numeri della distribuzione dei “buoni spesa” a Trecate alle famiglie più esposte agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19. Ai “buoni spesa” si sommano i 12.000 € destinati dall’Amministrazione Comunale a Croce Rossa Italiana – Comitato di Trecate e allo Sportello Caritas della Parrocchia Maria Vergine Assunta per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità per i cittadini in difficoltà che richiedono le cosiddette “borse spesa”. L’importo assegnato al Comune di Trecate con il Fondo di Solidarietà alimentare previsto dall’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 658 del 30 marzo ammonta a 123.189,20 €, a cui si sommano i 10.432 € di sconti applicati dai supermercati trecatesi aderenti, interamente distribuiti a chi, in questo difficile momento, ne ha avuto maggiormente bisogno.

«Abbiamo potuto garantire per ben due volte un sostegno a 1.686 trecatesi (di cui 60, pur avendo diritto, non si sono presentati a riscuotere i buoni nella seconda tornata) e siamo anche riusciti a supportare le associazioni del territorio che sono quotidianamente a fianco dei cittadini fragili - dichiara il Sindaco Federico Binatti – Desidero inoltre ringraziare i supermercati che hanno aderito all’iniziativa applicando direttamente al Comune uno sconto che ci ha permesso di ottenere fondi in più da distribuire».

Nell’Ordinanza 658 si legge che la priorità, tra i cittadini in stato di bisogno, era destinata “a coloro non già assegnatari di sostegno pubblico”: «Un’opzione a cui abbiamo derogato fissando criteri di reddito minimi per il mese di marzo per poter aiutare il maggior numero di nuclei familiari possibile – continua il primo cittadino – È indubbio che decidere i requisiti e organizzare sia l’accettazione delle richieste sia la distribuzione dei “buoni spesa” ha causato un allungamento dei tempi, ma abbiamo potuto svolgere tutte le operazioni in modo corretto senza escludere nessuno. Procedere con le richieste telefoniche, fissare un primo appuntamento ai richiedenti e infine richiamarli per una seconda distribuzione ha permesso di consegnare i “buoni spesa” a tutti in totale sicurezza, portandoli anche a casa alle persone che non hanno potuto recarsi al Comando di Polizia locale, come anziani, famiglie con disabili e persone in isolamento domiciliare».