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Gioco di squadra per la sicurezza

Sul territorio anche gli uomini del reparto prevenzione crimine della Polizia di Stato

Trecate - «Abbiamo scelto di riunire il Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico a Trecate guardando ad un territorio di confine che merita grande attenzione». Il Prefetto di Novara, Francesco Paolo Castaldo, ha coordinato nella sala consiliare del Comune di Trecate i lavori del Comitato che ha visto la partecipazione della Questura, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato, la Provincia di Novara ed i Sindaci dei Comuni di Trecate, Cerano e Sozzago. «L'azione dell'amministrazione – spiega il Sindaco Enrico Ruggerone – è indirizzata da un lato a migliorare il presidio del territorio, con il nuovo comando della polizia Municipale che con 19 agenti presidierà le comunità di Trecate, Cerano e Sozzago, e dall'altro il controllo, anche attraverso importanti investimenti sulla videosorveglianza. La collaborazione con le forze dell'ordine è però determinante per incidere sulla percezione della sicurezza». Un impegno che il Questore di Novara si è assunto direttamente. «Tra qualche giorno si riunirà un tavolo tecnico in Questura cui parteciperà anche il Comandante della Polizia Municipale per coordinare servizi ed interventi», precisa Giovanni Sarlo annunciando che a Trecate saranno dislocati uomini del reparto prevenzione crimine. Un ulteriore tassello che si aggiunge al servizio garantito dall'Arma negli ultimi mesi negli orari più a rischio furti. «L'impegno è costante e sta portando dei risultati – spiega il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Giovanni Spirito - proprio questa notte ad esempio è stata recuperata l'intero bottino di una rapina in casa. Il controllo del territorio non dipende solo dal numero di pattuglie presenti, ma dall'organizzazione». Passaggio determinante quest'ultimo su cui torna il Prefetto Castaldo: «Sul territorio – conclude - ho riscontrato grande senso di responsabilità ed attenzione ai temi della sicurezza nel suo complesso. Ciascuno di noi deve fare la sua parte; per incidere sulla percezione serve un modello di sicurezza partecipata».