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GIORNO DEL RICORDO A TRECATE

Intanto l'Anpi locale ha qualche sottolineatura su iniziative ed eventi in merito...

Trecate - L’Amministrazione comunale, a seguito della mozione presentata dal consigliere comunale Cesare Fregonara, ha recentemente deliberato l’intitolazione del piazzale in via Murello ai “Martiri delle Foibe” per conservare la memoria delle tragiche vicende occorse al confine orientale del nostro Paese durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra. La documentazione relativa all’intitolazione è stata sottoposta al Prefetto di Novara e si è in attesa dell’autorizzazione dell’Ufficio Territoriale di Governo, per poi formalmente procedere all’intitolazione e alla posa della targa. “Finalmente, grazie alla sensibilità dell’Amministrazione comunale che ha accolto la mia proposta – spiega Cesare Fregonara, consigliere comunale incaricato all’Attuazione del Programma amministrativo – sarà possibile commemorare permanentemente le tante vittime degli eccidi ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia, avvenuti tra il 1943 e il 1945”.

Intanto dall'Anpi Trecate, a firma di Saverio Colacicco, viene inviato il seguente comunicato che pubblichiamo: "Apprendiamo dall’amministrazione comunale di Trecate che l’iter, iniziato più di un anno fa con una mozione a firma del consigliere Cesare Fregonara, per l’intitolazione del Piazzale di via Murello ai “Martiri delle Foibe”, con l’intento – riprendiamo le parole esatte utilizzate dall’amministrazione - di «conservare la memoria delle tragiche vicende occorse al confine orientale del nostro Paese durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra», si avvia a conclusione, considerato che tutta la documentazione è stata sottoposta al Prefetto di Novara. L’iniziativa dell’amministrazione non ci lascia indifferenti; anzi, riteniamo sia un gesto significativo e meritevole quello di ricordare alla popolazione, soprattutto quella più giovane, una vicenda che rappresenta una delle pagine più buie, tristi, vergognose e spesso dimenticate della storia italiana e balcanica, ancora oggi oggetto di strumentalizzazioni politiche e mutila di una sana e costruttiva discussione. Cogliamo l’occasione per comunicare la nostra partecipazione nel giorno della posa della targa e ci rendiamo disponibili a coadiuvare l’amministrazione per l’organizzazione. Il punto fondamentale della vicenda, però, non riguarda la posa della targa, ma la reale attività svolta dall’amministrazione comunale per «celebrare adeguatamente» la “Giornata del ricordo” e gestire appropriatamente il tema della memoria storica. Non ci risulta, infatti, che, nell’anno appena trascorso, la nostra città sia stata interessata da eventi culturali di rilievo come mostre, convegni, presentazioni di libri, giornate di studio o lezioni “aperte” tenute da esperti del tema, né tantomeno che l’amministrazione si sia adoperata per essere parte viva ed attiva nella realizzazione di percorsi storico-culturali e memorialistici con le scuole. Ci saremmo aspettati un coinvolgimento dell’assessorato competente ed un intervento del primo cittadino. Non una breve comunicazione istituzionale, di poche righe, affidata alla newsletter comunale. ANPI ritiene, nella sua funzione di istituzione promotrice e allo stesso tempo custode del ricordo e della memoria storica, sia necessario un approccio completamente diverso, basato su un reale approfondimento della vicenda storica delle foibe e degli esuli dalmati ed istriani, come su tutti gli altri eventi della storia nazionale ed europea. Con la viva speranza che la deposizione della targa possa essere il punto di partenza per un percorso condiviso, rimaniamo a disposizione della cittadinanza e dell’amministrazione".