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Il miracolo di nonna Anna

La donna a settembre compie 80 anni ed è guarita dal terribile Covid19

Trecate - Una bella storia, che è quasi una rarità in questi giorni da pandemia da Covid19. A raccontarla è Valentina Tedoldi, che spiega la nonna Anna Cambarau a quasi 80 anni sia guarita dal Coronavirus. "Mia nonna Anna farà 80 anni al 7 di settembre. Abita a Trecate da una vita ma è di origini sarde. È sempre stata una roccia: mai stata in ospedale prima; a gennaio purtroppo le è stato diagnosticato un tumore al seno e ha dovuto iniziare delle chemio belle forti. I primi di marzo ha iniziato a sentirsi debole; è anche svenuta. Faticava a mangiare, in famiglia davamo appunto la 'colpa' alle chemio, invece con i giorni abbiamo capito che poteva trattarsi del virus, perché iniziava ad aver febbre e a respirare a fatica. Sabato 7 abbiamo chiamato per la prima volta il 118 che è uscito, ma ci ha consigliato di tenerla a casa finché riusciva, perché l'ospedale nelle sue condizioni ed età non era sicuro come star a casa. Purtroppo mercoledì 11, dopo una notte da incubo con fatica a respirare abbiamo dovuto chiamare i soccorsi che sono arrivati subito e l'hanno portata all'ospedale Maggiore della Carità di Novara. E stata ricoverata e ci hanno confermato la positività al virus. Momenti bruttissimi, perché sai che va via, ma non sai se torna, anzi con quello che dice la tv chi ha altre patologie e per di più anziano è difficile che torna a casa. Giorni d ansia senza poter andare a trovarla, senza saper come stava. Nell attesa della chiamata giornaliera dell' ospedale che ci dava le novità. Qualche giorno dopo ha imparato a usare il cellulare, con l'aiuto di qualche infermiere e vicino di letto, che le abbiamo messo in borsa (mai usato prima). Chiamava una volta sola al mattino quando si svegliava. In casa partiva la corsa per rispondere ed era il momento più felice della giornata, perché sapevi che era viva e che stava combattendo".

Quanto è stata al Maggiore? "E' stata ricoverata 14 giorni. I giorni prima di tornare abbiamo capito che stava migliorando, perché riusciva a chiamare più volte. E sentivamo una voce più su di morale e soprattutto convinta che sarebbe tornata a breve, perché avevano dimesso anche l'amica vicina. Il 31 marzo l'hanno rimandata a casa avvisandoci che poteva essere ancora positiva: quindi chiunque a contatto con lei sarebbe stato in quarantena. La sua prima richiesta? L uovo di Pasqua più grosso che potessi trovare. Perché ci diceva che in ospedale pensava tanto che questo virus non le avrebbe fatto arrivare a Pasqua. Ma ho vinto lei! Quindi è ora di festeggiare alla faccia del Covid19!"

E poi? "Il 15 e il 16 le hanno rifatto i tamponi. E finalmente sabato 18 esattamente a un mese dall'inizio di questo incubo ci hanno confermato la negatività. Nonna guarita! Sta bene: anche se sempre con l'ossigeno è pronta a ricominciare la lotta contro il tumore. I primi giorni che è tornata evitavamo i telegiornali per non farle rivivere quello che aveva visto in ospedale".

Chi vi sentite di ringraziare? "Ringrazio la signora vicina di letto in ospedale, che ha tenuto compagnia alla nonna in quei momenti, augurandole una pronta guarigione anche a lei. E soprattutto ringrazio di cuore tutti gli eroi che hanno lavorato tanto e fatto un miracolo ridandomi la mia nonna sana e salva! Vorrei anche ringraziare un medico, anche lui di origine sarda, che è stato molto importante e determinante per la sua guarigione. La prima cosa che farò insieme alla nonna appena si potrà uscire? La porterò a comprarsi tutti i fiori che vuole, sua grande passione, visto che i suoi non hanno superato... la convivenza con me".

Buona Pasqua nonna Anna in ritardo: goditi quell'uovo di cioccolato e grazie del bell'esempio di forza, coraggio e caparbietà che ci hai regalato.

Gianmaria Balboni