Share |

La campagna itinerante una Vita da Social fa tappa ad Oleggio

Oleggio - Il truck della campagna educativa itinerante “Una Vita da Social” è approdato, oggi, ad Oleggio, dove si è svolta la tappa straordinaria della campagna educativa itinerante, progetto realizzato dalla Polizia di Stato e dal M.I.U.R., nell’ambito del progetto Generazioni connesse del Safer Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli del web. Grande l’entusiasmo per questa tappa straordinaria di Una Vita da social, alla quale hanno partecipato studenti delle varie fasce d’età, genitori e insegnanti della provincia di Novara. Splendido lo scenario di Piazza Martiri della Libertà, dove gli operatori della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni hanno parlato ai ragazzi, con linguaggio semplice e diretto, adatto a tutte le fasce d’età, con l’obiettivo di fornire non solo insegnamenti ma anche strumenti utili in tema di sicurezza on-line. Unite tutte le Autorità presenti. La Senatrice E. Ferrara è intervenuta sull’importanza dei temi affrontati e sull’attività di prevenzione e sensibilizzazione rivolta agli studenti. Significative le parole del Questore di Novara, che ha ringraziato i presenti, rivolgendosi in particolare ai ragazzi, protagonisti di questa giornata.

«La tappa di oggi è speciale – ha commentato la Senatrice Ferrara – perché qui a Oleggio si incrociano tante storie: quella di Carolina, che con la sua decisione definitiva ci ha lasciato tanti punti di domanda; quella del progetto “Fragile, maneggiare con cura”, che vede capofila l'istituto comprensivo Verjus e sostenuto dal Miur. Lo straordinario percorso educatico della Polizia Postale e delle Comunicazioni, pilastro nel contrasto ai cyber crimini, ma anche nella formazione e prevenzione. Infine la mia storia, quella di un'insegnante colpita direttamente e profondamente dalla vicenda di una sua ex allieva, proprio alla vigilia dell'esperienza parlamentare. Una storia che mi ha spinto a impegnarmi sul fronte normativo già dai primissimi giorni della legislatura, portando il fenomeno del bullismo digitale vero i minori sul tavolo della Commissione Diritti Umani».

Protagonisti dell'evento sono stati i ragazzi dell'istituto Verjus e dell'Enaip, che partecipano a “Fragile, maneggiare con cura”: un progetto che coinvolge tutte le fasce d'età, mettendo in rete scuole, istituzioni e servizi sociali locali, facendo informazione ed educazione anche attraverso linguaggi artistici, come il teatro.

Toccante, ma anche molto significativo il momento in cui lo studente Matteo Marini ha letto un messaggio in ricordo di Carolina, scritto a più mani con altre quattro amiche della ragazza scomparsa: «Ci hai lasciati così giovane – si legge in un passaggio – provocando un senso di vuoto, che è stato riempito con diverse riflessioni». Parole importanti, soprattutto perché pronunciate davanti al padre della ragazza, Paolo Picchio, che ha ricordato il testamento lasciato dalla figlia: "Il suo ladcito è stato raccolto dalle istituzioni, lo conferma il fatto che oggi siamo qui». Preziosa anche la testimonianza offerta dai peer educator del progetto Per Tommaso, promosso da Rotary Val Ticino Novara e Asl NO, che grazie a una formazione specifica operano in vari istituti della provincia di Novara per confrontarsi e informare i loro coetanei sull'uso del web.