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La Cometa Johnson vista da... Sozzago

Sozzago - Riceviamo dal professor Federico Manzini della Stazione Astronomica di Sozzago: "Nei mesi scorsi si è visto un costante flusso di quelle palle di neve sporca che sono le comete nelle zone interne del nostro Sistema Solare, tutti oggetti a breve periodo che da centinaia di anni orbitano vicino al sole, disperdendo polveri e gas e quindi esaurendo il loro “combustibile”. Nella prima parte dell'anno abbiamo visto passare le comete 41P/Tuttle-Giacobini-Kresák, 2P/Encke, 45P/Honda-Markov-Padjudašáková, C/2015ER61 PanSTARRS e infine l’ultima arrivata la cometa C/2017E4 scoperta dall’australiano Lovejoy, tutti oggetti deboli che necessitavano di un telescopio per essere visti. Finalmente arriva una cometa con un nome molto più facile da pronunciare (e digitare), almeno nelle lingue occidentali: C/2015V2 Johnson. Non solo con un nome più facile da pronunciare, ma anche con una luminosità più elevata, tanto che è già visibile con un binocolo. La cometa Johnson è stata scoperta dall'astronomo Jess Johnson con i telescopi della Catalina Sky Survey nella notte del 3 novembre 2015 mentre era ancora a 6,17 unità astronomiche dalla Terra (925 milioni di km) e debole come le stelle più deboli visibili con quei telescopi. Attualmente è ben posizionata per gli osservatori dell'emisfero nord dopo il tramonto; in questi giorni brilla di magnitudine +8 mentre si sta muovendo attraverso la costellazione di Boote che è dominata dalla splendida stella gigante gialla Arcturus che dista 37 anni luce dalla Terra. La cometa Johnson sta per diventare più luminosa della grandezza +6 alla fine di giugno appena dopo il passaggio al perielio, il punto della sua orbita più vicino al Sole. Diventerà quindi facilmente visibile al binocolo, ma con buone condizioni anche ad occhio nudo. Parte di ciò che rende favorevole la visibilità della cometa Johnson è la sua orbita, con una elevata inclinazione di 50 gradi rispetto all'eclittica; passerà al perielio appena fuori dall'orbita di Marte il 12 giugno, ma noi siamo fortunatamente in posizione corretta per godere della visione di questa cometa. La Johnson si sta muovendo verso sud e diventerà un oggetto esclusivamente visibile nell’emisfero sud alla fine di luglio. Questo è probabilmente il primo e unico viaggio della cometa C/2015V2 Johnson attraverso il Sistema Solare interno, in quanto è posta su un'orbita iperbolica aperta, ed è probabilmente destinata ad allontanarsi definitivamente dal sistema solare dopo essere stata brevemente “riscaldata” dal Sole. Questa settimana vede la cometa Johnson alta ben 60 gradi sopra l'orizzonte orientale un'ora dopo il tramonto. La sua visibilità raggiunge il culmine il 6 giugno quando sarà nel punto più vicino alla terra, a 121 milioni di km da noi. Il 6 giugno la cometa si troverà solo a 5 gradi dalla splendida Arcturus, la terza stella più luminosa dei nostri cieli, che fornisce una buona guida per trovarla. A luglio la Johnson attraverserà la costellazione della Vergine per poi dirigersi a sud verso Hydra e Centaurus. Un altro momento interessante si verifica nella notte del 3 luglio, quando la luna manca di poco l’occultazione della cometa. Ecco alcune date interessanti che vedono protagonista la cometa Johnson: 5 giugno: massima vicinanza alla Terra, a 0,812 unità astronomiche; 12 giugno: perielio a 1,64 UA dal sole; 15 giugno: incrocia la costellazione della Vergine; 21 giugno: attraversa l'equatore celeste verso sud; 26 giugno: passa vicino alla stella Syrma di quarta magnitudine, ben visibile ad occhio nudo; 1 luglio: passa vicinissimo alla stella Kappa Virginis di magnitudine +4.2 2 luglio: la luna calante passa due gradi a nord dalla cometa; 5 luglio: attraversa l'eclittica verso sud; 17 luglio: attraversa la costellazione Hydra; 22 luglio: passa a 2,5 gradi dalla stella luminosa Pi Hydrae, di terza magnitudine; 28 luglio: passa nella costellazione del Centauro. Un buon binocolo e una mappa per la sua ricerca sono necessari per andare a caccia di una cometa come la Johnson. Conviene partire da una stella luminosa vicina e poi spostare lentamente il campo di vista verso il punto dove si trova la cometa che apparirà come una nebulosità tondeggiante diffusa attorno ad un nucleo luminoso e puntiforme; nei giorni tra la massima vicinanza alla terra e il passaggio al perielio si potrà vedere anche una debole coda in direzione sudest. Pochi secondi di posa con una fotocamera DSLR a largo campo dovrebbero mostrarcela, ma bisogna piazzare la camera su un cavalletto ed essere in un luogo piuttosto buio, in campagna. La prossima settimana è ideale per la caccia serale alla cometa anche per un'altra ragione: si è in condizioni di Luna Nuova che si verifica il 25 maggio (questa segnala anche l'inizio del mese islamico del Ramadan), perciò la sua luce non ostacolerà le osservazioni . Gli strumenti della Stazione Astronomica di Sozzago, dell’osservatorio astronomico di Tradate e dell’osservatorio astrofisico di Asiago sono puntati verso questo oggetto celeste che proviene dalle profondità estreme del sistema solare per catturare i segreti del suo nucleo e caratterizzare questa classe di comete che portano indicazioni di come sia nato il Sole con il corteo dei suoi pianeti".