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Operazione della Guardia di Finanza contro il lavoro in nero

In un'impresa per la pulitura dei metalli 4 lavoratori su 4 non erano in regola

Borgo Ticino - In linea di continuità con le attività di controllo economico del territorio finalizzate al contrasto dei fenomeni del sommerso di azienda e del lavoro nero, la Compagnia della Guardia di Finanza di Borgomanero, anche nel 2014, è impegnata nell’assicurare il corretto assolvimento dei relativi obblighi. Dopo accurate attività di intelligence, è stata individuata un’impresa operante nel settore della pulitura dei metalli di Borgo Ticino (NO) che utilizzava 4 lavoratori non regolarmente assunti  (in nero) su 4 lavoratori utilizzati dall’impresa. La sanzione per l’esercente sarà molto alta e pari ad € 17.360,00 oltre alla segnalazione all’Agenzia delle Entrate ed all’Inps dei contributi non versati dall’impresa per la remunerazione del lavoro svolto dai dipendenti non regolarmente assunti ed alla chiusura della stessa fino all’avvenuta regolarizzazione dei lavoratori. Si rappresenta che, con la conversione in Legge n. 9/2014 del “Decreto Destinazione Italia”, sono state aumentate le sanzioni per il lavoro “nero” ma è stata anche rivista la procedura premiale della “diffida”, cioè di quel meccanismo che permetteva ai trasgressori di accedere alle sanzioni minime in caso di regolarizzazione dei lavoratori.

L’Impiego di manodopera “in nero”, oltre ad avere riflessi da un punto di vista tributario-contributivo, espone anche lo stesso imprenditore a elevati rischi a causa della totale assenza delle garanzie assistenziali e infortunistiche a tutela dei lavoratori. La regolarizzazione dei propri dipendenti si può fare anche attraverso i “buoni lavoro”, ovvero i cosiddetti “voucher” con i quali è possibile remunerare le prestazioni occasionali. Con questo strumento il committente può beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza rischiare vertenze sulla natura della prestazione e senza dover stipulare alcun tipo di contratto. Anche il lavoratore, con questa regolarizzazione, può integrare così le sue entrate attraverso queste prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e, non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato, ed è inoltre cumulabile con i trattamenti pensionistici.