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ORE 19: SCATTA L’ALLARME PER UN DISASTRO AEREO VICINO A MALPENSA

Esercitazione su scala reale del Master in Medicina dei disastri: più di 400 persone coinvolte nello scenario reale di catastrofe. Con CRIMEDIM ed Esercito Italiano collaborano Croce Rossa, Protezione Civile, Vigili del Fuoco e studenti della Scuola di Medicina UPO

Pombia - Poco dopo le 19 del 27 maggio scatta a Pombia (NO) – nell’area all’interno del Parco del Ticino chiamata Cascina Montelame – l’esercitazione su scala reale che simula un disastro aereo in cui sono coinvolte 150 persone, tra vittime e feriti. L’esercitazione, sovrintesa dal CRIMEDIM (Centro di Ricerca in Medicina d’Emergenza e dei Disastri) dell’Università del Piemonte Orientale, nell’ambito della XIII edizione dello European Master in Disaster Medicine (EMDM), serve a valutare la preparazione “sotto stress” dei 36 masteristi che partecipano all’edizione 2015 ed è il frutto della collaborazione, iniziata nel 2014, tra CRIMEDIM, Esercito Italiano ed Ente Parco del Ticino e del Lago Maggiore. La sala meeting allestita dai militari dell’Esercito presso Cascina Montelame è piena quando, alle 18.15, il Tenente Colonnello Antonio Imbimbo dà il via alla breve cerimonia di inaugurazione dell’esercitazione. Sono presenti in sala rappresentanti delle maggiori istituzioni civili e militari del territorio. Nell’ordine intervengono il dottor Davide Colombo (CRIMEDIM), responsabile operativo dell’intera esercitazione, il professor Francesco Della Corte, direttore del Master EMDM, Mario Marco Avanza, Presidente dell'Ente Parco del Ticino e del Lago Maggiore e il Generale di Brigata Claudio Rondano, comandante dei Supporti delle Forze Operative Terrestri della Caserma “Dalla Bona” di Verona. Completano gli interventi istituzionali quello del consigliere regionale Domenico Rossi, vice-presidente della Commissione regionale sanità, di Roberto D’Intino, consigliere del Comune di Novara e di Gerlant Van Berlaer, ex-studente del Master in Medicina dei Disastri e oggi qui in rappresentanza della Vrije Universiteit Brussel, ateneo belga che co-organizza il Master insieme all’UPO.

Il Master EMDM coinvolge36 masteristi nella fase residenziale della durata di due settimane. Provengono da Italia (9), Sudan (4), Egitto (3), Canada (3), Regno Unito (2), Germania (2), Nigeria, Arabia Saudita, Libia, Lettonia, Mali, Finlandia, Brasile, Malesia, Corea del Sud, Pakistan, Irlanda, Stati Uniti e Iran (1), e sono suddivisi in 12 donne e 24 uomini.

L’esercitazione di maxi-emergenza gode del supporto strategico del Reggimento Gestione Aree di Transito dell’Esercito Italiano,agli ordini del Colonnello Mario Stefano Riva,che dispone di equipaggiamenti all’avanguardia e di un Reparto Sanità pronto a dare assistenza ai molti feriti che vengono simulati. L’esercitazione, infatti, oltre a testare le capacità dei medici che partecipano al Master, serve a verificare la capacità di schieramento e di impiego delle forze armate impegnate nella gestione di un complesso sanitario campale in versione “dual use”, ossia in grado di collaborare con unità di soccorso civili impegnate in operazioni di supporto alla popolazione in caso di disastri naturali e incidenti su vasta scala. All’esercitazione, inoltre, hanno assistito anche gli Ufficiali Medici frequentatori dell’ultimo anno dell’Accademia Militare di Modena che tra qualche mese dovranno operare in scenari reali.

Nel complesso partecipano all’esercitazione circa 400 persone tra organizzatori, simulanti – 150 studenti della Scuola di Medicina dell’UPO – soccorritori civili e militari, personale sanitario. L’evento è patrocinato dai comuni di Novara e di Pombia e dalla Regione Piemonte, organizzato in collaborazione con Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana Regione Piemonte, Coordinamento Protezione Civile Provincia di Novara, Novara Soccorso, Croce di Sant'Andrea, Gruppo Volontari Ambulanza del Vergante, As.Co.S (Assistenza Counseling Sistemico), iNovaria.

La fine dell’esercitazione avviene intorno alle 22.30. Oggi, 28 maggio, tutti i partecipanti prendono parte, nel pomeriggio, al debriefing durante il quale vengono analizzati i dati informatici raccolti durante l’esercitazione. I dati vengono analizzati anche presso la Scuola di Medicina con tutti gli studenti che hanno recitato la parte di vittime durante l’esercitazione.