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Rave party non autorizzato a Cerano

Il racconto del vice sindaco, Alessandro Albanese

Cerano - Nella notte tra sabato 14 e domenica 15 dicembre a Cerano si è tenuto un raduno rave non autorizzato nell'area della ex-Lithoprint di via Crosa, nella zona industriale del paese. "Dalla serata di sabato - racconta il vice sindaco, Alessandro Albanese (che ha la delega alla Sicurezza) - i partecipanti provenienti da diverse parti d'Italia e anche dall'estero hanno iniziato a raggiungere il posto attirando l'attenzione della gente e delle Forze dell'ordine immediatamente intervenute; Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale hanno provveduto a "cinturare" l'area contenendo i numerosi partecipanti al raduno, risultati poi essere quasi mille. Purtroppo non è la prima volta che ditte abbandonate sul nostro territorio vengono scelte come luogo per questo genere di raduni, in particolare era accaduto alla ex-Lithoprint anche lo scorso mese di aprile. Domenica mattina ho personalmente preso atto della situazione recandomi sul posto dove insieme alle Forze dell'ordine ho incontrato il nuovo proprietario dell'area in questione; proprio questa è la novità positiva, finalmente questi capannoni dismessi a seguito di un fallimento sono stati acquistati da un imprenditore che ha intenzione di insediare la propria attività. Già nella giornata di lunedì immediatamente dopo aver sporto denuncia presso i Carabinieri per i danni provocati dai partecipanti al rave, l'imprenditore da poco proprietario della ex-Lithoprint si è recato in Comune a Cerano dove ha manifestato al sottoscritto ed al sindaco Volpi l'intenzione di mettere subito in sicurezza l'area disboscando e costruendo una recinzione in muratura adeguata ad impedire qualsiasi accesso abusivo. Ovviamente valutiamo tutto ciò assolutamente positivo, perché eliminerà una location che purtroppo si è dimostrata appetibile per raduni non autorizzato come quello dello scorso finesettimana; da parte dell'Amministrazione quindi assicuriamo la massima collaborazione affinché la messa in sicurezza dell'area in oggetto avvenga il prima possibile".