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RECENTI INTERVENTI PER LA SICUREZZA DEI CITTADINI A TRECATE

Trecate - "La Polizia Municipale a Trecate - sottolinea il sindaco Enrico Ruggerone - oltre ai normali compiti di polizia amministrativa, si adopera quotidianamente per garantire la maggior sicurezza possibile ai cittadini, con rilevanti operazioni, spesso su richiesta degli stessi, come nel caso del 14 aprile quando, su domanda di aiuto passata da parte della locale Stazione Carabinieri, gli agenti della Polizia Municipale intervenivano in Corso Roma a Trecate per una lite familiare dove, trovavano una signora molto agitata perché il figlio aveva appena compiuto atti di violenza sulla porta di casa per sfondarla ed, accortosi che la madre stava telefonando alle Forze dell’Ordine, fuggiva. Si rincorreva quindi il fuggitivo, che veniva sorpreso salire a bordo dell’auto di un amico e veniva fermato per accertamenti. Dalle verifiche emergeva che la madre e la sorella erano continuamente costrette a subire le pesanti aggressioni verbali e fisiche del figlio e, pertanto, vivendo da circa un anno tale situazione, con un recente aggravamento della stessa, si procedeva all’arresto del figlio, a tutela dell’integrità della salute dei famigliari, considerati anche i  numerosi precedenti penali esistenti a carico del soggetto, che veniva tradotto presso la casa circondariale di Novara. Inoltre, recentemente, il 26 marzo 2014, durante il quotidiano servizio di controllo del territorio, nei pressi della stazione ferroviaria, in piazzale Marconi 3, una pattuglia della Polizia Municipale, verso le ore 19 verificava la presenza di un cittadino extracomunitario sospetto in atteggiamento ambiguo, completamente sprovvisto di documenti. Gli agenti procedevano quindi alla sua identificazione presso la Questura di Novara. Risultando lo stesso mai  identificato, né fotosegnalato, essendo totalmente sprovvisto di documenti e trovandosi pertanto irregolarmente sul territorio italiano, nel pomeriggio del giorno seguente, al termine degli accertamenti, dopo assidua sorveglianza da parte degli agenti, veniva denunciato per violazione della legge sull’immigrazione e veniva emesso nei suoi confronti provvedimento di espulsione da parte del Prefetto di Novara, con conseguente ordine di abbandono del territorio dello Stato entro sette giorni".