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All’Isola San Giulio di Orta un viaggio nella vocazione

Domenica 11 ottobre con le testimonianze di Madre Cànopi e delle monache benedettine dell’abbazia Mater Ecclesiae

Orta San Giulio - Un viaggio nella vocazione è quanto verrà proposto nell’incontro-meditazione in programma Domenica 11 ottobre 2015 alle 15.30 nella Basilica dell’Isola di San Giulio nel Lago d’Orta. Protagoniste dell’evento che si svilupperà tra testimonianze, immagini, filmati, letture interpretate e canti saranno le monache dell’abbazia benedettina “Mater Ecclesiae”. L’appuntamento è stato organizzato per celebrare il quarantatreesimo anniversario di fondazione del monastero. Le testimonianze saranno quelle della badessa, Madre Anna Maria Cànopi e di altre due suore, una consacrata già da diversi anni e l’altra novizia.

A far da collegamento tra le testimonianze e i canti (eseguiti dal vivo) delle monache saranno i brani letterari interpretati da Gianni Dal Bello e le riflessioni teologiche di don Pier Davide Guenzi. L’incontro si inserisce in un percorso di cultura spirituale che ha visto la collaborazione del monastero con la Fondazione UniversiCà, già negli scorsi mesi, con l’allestimento di una mostra multimediale al polo museale di Druogno, dove viene presentato il lavoro del laboratorio di restauro tessuti delle monache dell’isola. Ora l’appuntamento di Domenica 11 ottobre si propone come fiore all’occhiello dell’anteprima di un progetto pluriennale dal titolo “Ove si puote andare” che avrà per tema il viaggio.

«La nuova avventura culturale – commenta Anna Belfiore, presidente della Fondazione Banca di Intra onlus – richiama la formula già sperimentata con successo per “Forme che volano”, progetto che ha visto la collaborazione di più realtà impegnate sul territorio. Al fianco della nostra Fondazione, dell’Archivio di Stato, di UniversiCà e di altri enti che già avevano collaborato per il triennio passato, siamo onorati di trovare anche un’istituzione come quella benedettina retta da Madre Cànopi».

“Ove si puote andare”...una domanda o un’affermazione? Forse entrambe le cose, a seconda di come si voglia interpretare la citazione, ispirata al Milione di Marco Polo. L’essere umano, fin dalla nascita, non accetta il mondo così come gli viene confezionato, ma è spinto a conoscere, a vedere, a provare nuove esperienze e a cercare quella dimensione mistica che lo pone in relazione con l’infinito. Il progetto, su base triennale,  con questa anteprima propone un invito al viaggio totale, del corpo e dell’anima, per soddisfare quel senso di curiosità e di ricerca intrinseco nella natura umana.

Numerose le iniziative tra incontri, conferenze, spettacoli, mostre che nell’anteprima si svilupperanno da ottobre a dicembre. Un secondo ciclo di eventi è previsto a partire dal prossimo gennaio. Quello di “Ove si puote andare”  sarà un cartellone diffuso tra la provincia di Novara, il Verbano Cusio Ossola e la Lomellina. Maggiori informazioni: www.fondazionepersona.it