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Locus Amoenus a cura di Fabio Carnaghi ad Ameno

Ameno - Locus Amoenus a cura di Fabio Carnaghi con opere di: Carla Accardi, Stefano Arienti, Marion Baruch, Lorenza Boisi, Mattia Bosco,  Antonio Calderara, Valentina D’Amaro, Gianluca Di Pasquale, Corrado Levi, Yari Miele,  Angelo Mosca,  Alberto Mugnaini, Michele Tocca, Devis Venturelli; inaugurazione il 3 settembre alle 15 al Museo Tornielli in piazza Marconi 1 ad Ameno. La mostra sarà aperta sino al 7 ottobre.

C.A.R.S.– Cusio Artist Residency Space ha il piacere di presentare “Locus Amoenus“una mostra a cura di Fabio Carnaghi. Partendo da una suggestione dal territorio e dai suoi toponimi, in cui il concetto di “Amenità” risulta al centro di una geografia fantastica, “Locus Amoenus”  è un progetto articolato che vuole indagare un topos fondamentale dell’immaginario dei luoghi. L’idea che esista una topografia emozionale è una atavica affezione dell’animo umano che da sempre ha coinvolto l’arte; l’arte di pensare, l’arte di divagare, l’arte del diletto, l’arte di sognare o di evocare mondi, senza limiti di verosimiglianza. Una sorta di Carte de Tendre rivela la dimensione emotiva, una traiettoria che si ferma a definire paesaggi interiori e personali. Ecco perché la mostra sceglie di snodarsi attorno a spazi e percorsi che permettono di esplorare mondi sempre differenti, ciascuno con proprie leggi, utopie ed anarchie che si coniugano nella libertà poetica. Il luogo ameno è luogo della natura spontanea e gratuita, rigogliosa e fiorente, un habitat che ciascuno può popolare secondo pratiche di insediamento spontanee,  laddove ogni collocazione è un gesto di sopravvivenza, di affermazione poetica, di acclimatamento rispetto ad un orientamento che diviene segno e traccia di una ricerca. “Locus Amoenus” è una mostra promossa da C.A.R.S.- progetto dell'Associazione Culturale Mastronauta- con il patrocinio delComune di Ameno.

Fabio Carnaghi - Storico dell’Arte e curatore indipendente, vive e lavora a Milano. Nella sua ricerca si occupa di linguaggi visuali della contemporaneità nell’ottica della sostenibilità, della trasversalità e dello sviluppo culturale, favorendo ambiti ad elevato impatto ambientale e dalla forte connotazione storica.