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Luci, lucciole e canzoni sotto il cielo di Parigi al Wood di Arona

Domenica 25 gennaio Gianni Lucini presenta il suo libro con la giornalista Maria Paola Arbeia e Andrea Collivignarelli

Arona - Domenica 25 gennaio alle ore 17,30 al Wood di Arona in Via Roma 78/80 nuovo appuntamento con il libro "Luci, lucciole e canzoni sotto il cielo di Parigi – Storie di chanteuses nella Francia del Primo Novecento". Nel corso della presentazione l'autore Gianni Lucini converserà con la giornalistaMaria Paola Arbeia de "La Stampa". Durante l'incontro Andrea Collivignarelli leggerà alcune pagine del libro. Arletty, Joséphine Baker, Lucienne Boyer, Damia, Danielle Darrieux, Lucienne Delyle, Marie Dubas, Jaqueline François, Fréhel, Juliette Gréco, Lys Gauty, Rina Ketty, Gloria Lasso, Léo Marjane, Mireille, Mistinguett, Germaine Montéro, Patachou, Edith Piaf, Yvonne Printemps, Berhe Sylva, Cora Vaucaire... le donne raccontate dal libro sono chanteuses. Sono la voce e l’anima, spesso non solo musicale, di Parigi. Le loro vicende personali e artistiche attraversano un periodo storico tumultuoso con due guerre mondiali, la barbarie dell’occupazione nazista e la resistenza, rivolte e repressioni, le speranze del Fronte Popolare e la codardia della collaborazionista Repubblica di Vichy, le speranze dopo la Liberazione e le disillusioni di un mondo che entrava nella Guerra Fredda. Le loro strade non sono parallele e le scelte a volte contrastanti. Alcune hanno preso le armi contro i nazisti, altre hanno messo se stesse, il proprio talento e il proprio corpo al servizio della resistenza, ma non mancano casi di acquiescenza, di innamoramenti e collaborazione con gli occupanti. C'è chi s'è persa rincorrendo amori impossibili e chi è stata travolta dagli eventi e non ce l'ha fatta a reggere ai rovesci della vita, chi ha trovato la forza di cambiare il proprio destino e chi ha avuto inaspettati colpi di fortuna. Non c'è moralismo nel racconto. Le chanteuses rivivono attraverso le loro storie, che non sempre finiscono bene perché la realtà raramente è uguale alle favole.