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METTI A PETTENASCO: ACCOGLIERE SIGNIFICA CONOSCERSI RECIPROCAMENTE

Intanto è stato attribuito a “The dynamite” il premio “La ragazza di Benin city”

Pettenasco - «La semplicità di vita aiuta a fare spazio per la solidarietà. Pensiamo a cosa succede in Brasile: quando un bambino rimane orfano, non viene mai lasciato solo, ma spontaneamente viene accolto dalle famiglie vicine». È uno dei passaggi centrali dell'intervento di Mario Metti, presidente di Mamre onlus, al convegno tenutosi recentemente alla sala mostre del palazzo comunale di Pettenasco sul tema “Vicinanza e accoglienza: cultura di vita”. «Accoglienza - ha aggiunto - non vuol dire unicamente mettere a disposizione di chi è in difficoltà un tetto e qualcosa da mangiare. Significa anche, anzi soprattutto, conoscersi reciprocamente perché ogni persona che incontriamo sul nostro cammino è un dono». La quattro giorni in terra cusiana ha visto anche l'esibizione del gruppo gospel “The dynamite” composto dalle profughe nigeriane ospiti da fine giugno di casa “Piccolo Bartolomeo” di Borgomanero. Tra dicembre e l'inizio di gennaio sempre “The dynamite” ha proposto il suo repertorio per esempio anche nella sala consiliare di palazzo Ardicini di Gozzano, la residenza municipale, in occasione della consegna del premio “Gozzanese dell'anno”, e alla sala “Borsa” di Novara nell'ambito dei mercatini della solidarietà organizzati dal Centro servizi per il territorio e dalla fondazione "Comunità del Novarese". Il pomeriggio del 6 gennaio ecco poi, nella chiesa della Madonna degli Angeli a Frassineto Po, a due passi da Casale Monferrato, il “Concerto dell'Epifania”.

Domenica 17 il gruppo gospel è invece atteso a Torino e due settimane più tardi a Genova. Seguiranno gli appuntamenti del 25 febbraio nella parrocchiale di Gorgonzola, nel Milanese, e il 16 marzo l'incontro con gli studenti delle scuole di Chiavari. Nell'ultimo periodo s'è anche svolta una cena degli auguri con i volontari dell'associazione “Mamre” che è stata anche presente ai mercatini di “Casa di paglia” a Fontaneto. Intanto casa “Piccolo Bartolomeo”, che vive anche grazie alla carità delle persone, sta cercando olio, tonno, passata di pomodori e sacchettini piccoli per la raccolta differenziata dell'umido.

Attribuito a “The dynamite” il premio “La ragazza di Benin city” che viene assegnato da ormai 15 anni. Le giovanissime profughe nigeriane che hanno dato vita a questo gruppo gospel e che sono ospiti da fine giugno di casa “Piccolo Bartolomeo” a Borgomanero lo riceveranno domenica 31 gennaio alle 15 alla commenda di San Giovanni di Prè a Genova. Nell'albo d'oro ci sono i sacerdoti Oreste Benzi (a cui si deve la comunità “Papa Giovanni XXIII”), Luigi Ciotti (anima dell'associazione “Libera”) e Andrea Gallo (fondatore della comunità di San Benedetto al Porto di Genova), lo scrittore Roberto Saviano, i giornalisti Fabrizio Gatti ed Elvira Dones, e la missionaria Eugenia Bonetti. Il riconoscimento è stato ideato da una donna di origini nigeriane, Isoke Aikpitanyi, che da tre lustri gestisce case di accoglienza. «Con questo premio - sottolinea - vogliamo dire pubblicamente grazie a persone e personaggi che si sono distinti contro la tratta, e per i diritti dei migranti e delle donne. Il vincitore di ogni edizione viene indicato da chi ha ricevuto il riconoscimento negli anni precedenti e dalle ragazze della mia associazione. E nel 2016 ci piacerebbe organizzare delle esibizioni di “The dynamite” in varie località e produrre un cd con i brani del loro repertorio».