Share |

Nell’Aula Magna del Palazzo Municipale di Arona la nuova tappa del tour senza fine del libro di Lucini

Gianni Lucini

Arona - Venerdì 13 novembre alle ore 18 torna ad Arona nell’Aula Magna del Palazzo Municipale in P.za De Filippi il Tour senza fine del libro “Luci, lucciole e canzoni sotto il cielo di Parigi”.  L’iniziativa , inserita nella rassegna “Scrittori delle nostre terre” è patrocinato dall'Assessorato alla Cultura e organizzato dalla Biblioteca Civica “sen. avv. Carlo Torelli. L’autore del libro Gianni Lucini converserà con il giornalista Franco Filipetto. Nel corso dell’incontro sono previste letture teatrali dell’attrice Eleonora Pizzoccheri.

Arletty, Joséphine Baker, Lucienne Boyer, Damia, Danielle Darrieux, Lucienne Delyle, Marie Dubas, Jaqueline François, Fréhel, Juliette Gréco, Lys Gauty, Rina Ketty, Gloria Lasso, Léo Marjane, Mireille, Mistinguett, Germaine Montéro, Patachou, Edith Piaf, Yvonne Printemps, Berhe Sylva, Cora Vaucaire... le donne raccontate dal libro sono chanteuses. Sono la voce e l’anima, spesso non solo musicale, di Parigi. Le loro vicende personali e artistiche attraversano un periodo storico tumultuoso con due guerre mondiali, la barbarie dell’occupazione nazista e la resistenza, rivolte e repressioni, le speranze del Fronte Popolare e la codardia della collaborazionista Repubblica di Vichy, le speranze dopo la Liberazione e le disillusioni di un mondo che entrava nella Guerra Fredda. Le loro strade non sono parallele e le scelte a volte contrastanti. Alcune hanno preso le armi contro i nazisti, altre hanno messo se stesse, il proprio talento e il proprio corpo al servizio della resistenza, ma non mancano casi di acquiescenza, di innamoramenti e collaborazione con gli occupanti. C'è chi s'è persa rincorrendo amori impossibili e chi è stata travolta dagli eventi e non ce l'ha fatta a reggere ai rovesci della vita, chi ha trovato la forza di cambiare il proprio destino e chi ha avuto inaspettati colpi di fortuna. Non c'è moralismo nel racconto. Le chanteuses rivivono attraverso le loro storie, che non sempre finiscono bene perché la realtà raramente è uguale alle favole.