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AGGIUDICATA LA GESTIONE DEL CINEMA TEATRO FARAGGIANA

Novara - Il Teatro Faraggiana ha un nuovo gestore, e dopo sedici anni di chiusura potrà finalmente riaprire i battenti. Si è chiusa oggi pomeriggio, infatti, la gara d’appalto per l’assegnazione della concessione, aperta dallo scorso luglio dal Comune di Novara. Un’unica offerta pervenuta, da una compagine novarese, una costituenda Fondazione denominata “Nuovo Teatro Faraggiana”, alla quale la concessione è stata assegnata “in via provvisoria”, in attesa delle normali verifiche di legge. «Sono molto felice – commenta il sindaco Andrea Ballarè – per l’esito di questo lungo percorso. Un esito che va nella direzione auspicata dal Consiglio Comunale e fatta propria dalla Giunta, secondo cui il Faraggiana potrà diventare la casa degli artisti novaresi. Sarà uno spazio diverso e complementare al Coccia, con la vocazione specifica di un luogo destinato in modo particolare a far crescere forze nuove del panorama cittadino».

«Ciò che voglio sottolineare in modo particolare – prosegue il sindaco – è il fatto che il  Teatro,  che è stato recuperato grazie ad un generoso contributo offerto a suo tempo  dalla Fondazione Banca Popolare di Novara, finalmente riaprirà.  Un presidio importante, un polo positivo, in un’area della città che non potrà che beneficiarne. Il cinema, il teatro e anche l’anesso bar che i nuovi gestori intendono riaprire, svolgeranno una significativa funzione di animazione e di presidio».

Soddisfatta anche l’assessore alla cultura Paola Turchelli che sottolinea come «questo è il punto di arrivo di un confronto anche complesso, avvenuto alla luce del sole, che ci ha condotto a condividere con un gruppo di realtà della cultura novarese un progetto che si è modificato nel tempo e che oggi è patrimonio di tutti».

«Voglio dire “in bocca al lupo” – aggiunge ancora il sindaco – al gruppo di artisti e operatori che si è messo in gioco con noi su questo progetto. Un gruppo di valore che sono convito darà il massimo per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi.».

«Un ulteriore tassello – conclude Ballarè – del percorso di rinascita e di crescita del sistema culturale della città che in questi quattro anni e mezzo ha ottenuto risultati senza precedenti».