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Al via la rassegna Pensieri per la testa

Primo ospite, venerdì 17 marzo, lo straordinario Marco Malvaldi
Marco Malvaldi

Novara - Pronta al via “Pensieri per la testa”, la rassegna d’incontri con tre straordinari autori, testimoni eccellenti di un pensiero libero e profondo tipico dei grandi maestri che lo sanno trasformare in parola che la Fondazione della Comunità del Novarese Onlus, in collaborazione con Circolo dei lettori e Libreria Lazzarelli propone, per celebrare, come ormai tradizione, anche a Novara, la “Settimana Mondiale del Cervello”. FCN sostiene l’iniziativa con lo scopo di promuovere e raccogliere donazioni per i suoi tre fondi che riguardano l’ambito delle neuroscienze e che, nello specifico, sono:

  • Fondo per la Ricerca sulle Malattie del Motoneurone e della Mielina che promuove iniziative di ricerca, studio e attività clinica. Il livello di condivisione da parte della comunità novarese delle finalità perseguite dal Fondo, in soli sei anni, si è rivelato molto alto;
  • Fondo Enrico Geuna per la Neurochirurgia, promosso in memoria del prof. Enrico Geuna, luminare nel campo della neurochirurgia che, giunto all’Ospedale di Novara nel 1968, contribuì a creare nel nostro territorio una scuola d’eccellenza di fama nazionale. Il Fondo promuove le iniziative di ricerca, studio e attività clinica nel campo della neurochirurgia, svolte sul territorio della Provincia di Novara. Attraverso le proprie erogazioni e le donazioni raccolte, il Fondo si propone di permettere all’equipe neurologica novarese di accrescere i già alti standard professionali;
  • Fondo Alzheimer: Assistenza Formazione Ricerca destinato alla promozione di progetti e iniziative, riguardanti l’assistenza, la formazione e la ricerca sulla malattia di Alzheimer, realizzati da A.M.A. (Associazione Malati di Alzheimer) Novara Onlus.

“Pensieri per la testa” prevede tre incontri con altrettanti ospiti straordinari; voci illustri del nostro tempo che condurranno il pubblico nei meandri della mente e non solo.

Il primo incontro è fissato per Venerdì 17 Marzo ore 21 nella sede del Circolo dei lettori con Marco Malvaldi e L’Infinito tra parentesi, Storia sentimentale della scienza da Omero a Borges. Lo scrittore sarà a dialogo con Massimo Debernardi.

IL PROTAGONISTA - Marco Malvaldi. Nato a Pisa, vive nella sua città natale. Ha esordito nella narrativa nel 2007 con il giallo La briscola in cinque, pubblicato con Sellerio. Nel 2008 ha pubblicato Il gioco delle tre carte, seguito da Il re dei giochi, del 2010. Nel 2012 è uscito La carta più alta. Nel 2014 è uscito Il telefono senza fili. Nei libri che compongono la serie del BarLume compaiono gli stessi personaggi principali: il barrista Massimo, gli anziani frequentatori del bar che spesso si esprimono in vernacolo toscano (nonno Ampelio, Aldo, il Rimediotti e il Del Tacca), il commissario Fusco e la banconiera Tiziana. Malvaldi ha inoltre pubblicato un giallo intitolato Odore di chiuso, con protagonista Pellegrino Artusi e ambientato quindi alla fine dell'Ottocento. Nell'ottobre 2011 ha pubblicato Scacco alla torre, presentato al Pisa Book Festival. A fine ottobre 2012 Sellerio ha pubblicato un nuovo giallo di Malvaldi, dal titolo Milioni di milioni, ambientato nell'immaginario paese toscano di Montesodi Marittimo. Nel settembre 2013 Sellerio pubblica il romanzo Argento vivo, la cui vicenda ruota attorno a un doppio furto: quello di una Peugeot 206 color argento e quella di un computer portatile del medesimo colore; e di una doppia coppia - Paola e Giacomo e Letizia e Leonardo - le cui vicende si aggrovigliano e si sciolgono a corrente alternata. Nel 2017 viene nominato membro onorario del Cicap.

“L’Infinito tra parentesi  - Storia sentimentale da Omero a Borges” (Rizzoli) - Ben prima degli studi di Maxwell sul tempo di rilassamento dei liquidi, Lucrezio intuì che molecole di lunghezza differente, scorrono con tempi differenti. Anche Gozzano, in una delle sue poesie più belle, descrive con precisione l'imprevedibilità di una crepa, oltre che la viltà di un giovane pattinatore di fronte ad una donna innamorata. E questo molto prima che i matematici dimostrassero l'evoluzione di alcuni sistemi. E Borges sa - forse meglio dei neuroscienziati - che “aver saputo e aver dimenticato il latino è un possesso, perché l'oblio è una delle forme della memoria”. La poesia arriva prima? Forse. D'altra parte, però, il linguaggio degli scienziati è fatto spesso di analogie, esattamente come quello dei poeti. La poesia e la scienza, spiega l’autore vagabondando tra un secolo e l’altro, non sono opposte, non lo erano alle origini e non lo sono oggi, ma si concepiscono come tensione alla conoscenza del mistero del reale.