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Circa 1.000 partecipanti, 500 studenti coinvolti, 21 incontri e tanto altro

I numeri della quarta edizione del Festival letterario al femminile “Voci di donna” che si è chiusa venerdì 10 aprile

Novara Ventuno incontri, 1 mostra, 1 reading letterario, 1 concerto, 1 Libroforum, 1 laboratorio didattico. Diciassette partner sostenitori della manifestazione e 8 luoghi della città che hanno ospitato gli incontri. E poi 13 scrittrici protagoniste e 2 autori uomini come “Voci fuori dal coro” e 15 tra presentatrici e presentatori che hanno accompagnato le “Voci” ospiti. Per dialogare, raccontare, fare da “cassa di risonanza” ai nomi invitati. Centoi libri regalati  alle studentesse del territorio, in occasione dell’incontro con Daria Bignardi. “Voci di donna”,rassegna d’incontri, dedicati alla letteratura al femminile, organizzata da Libreria Lazzarelli e Libreria La Talpa, in collaborazione con Centro Novarese di Studi Letterari, Biblioteca Civica Negroni e Circolo dei Lettori di Torino e patrocinata da Comune di Novara e Provincia di Novara, con il supporto della casa editrice Interlinea e il contributo di Novara Mamma, ha chiuso la sua quarta edizione. I numeri (anche quelli di affluenza) parlano chiaro: circa 1.000 gli spettatori intervenuti durante tutto il Festival (che si è aperto il 5 marzo con Marta Morazzoni ed è terminato il 10 aprile con Paola Maugeri, nella foto)  e oltre 500 studenti coinvolti nei tre incontri realizzati direttamente nelle scuole (per incontrare rispettivamente Daria Bignardi, Fabio Genovesi e Roberta Invernizzi). Un ottimo successo quello riscontrato, insomma, da un Festival che, sempre più, grazie ad un lavoro di rete composto dall’impegno degli organizzatori e dalla partecipazione appassionata di lettori e lettrici, si propone di crescere e diventare, in maniera sempre più importante, una tradizione per la città e un appuntamento imperdibile per gli appassionati della “parola” al femminile.

Proprio la domanda “Esiste oggi una letteratura al femminile?” ha costituito il leit motiv della rassegna. Le risposte delle “Voci” ospiti sono state molteplici e tutte condivisibili, oltre che intense e interessanti. Per qualcuno la “letteratura al femminile” esiste nei temi e negli argomenti affrontati, per qualcun altro nella modalità di scrittura, per altri ancora questa suddivisione non ha più motivo di esistere. Quel che è certo, però, è che le “voci” e le “penne” femminili hanno una potenza particolare ed unica, che leggerle è sempre una gioia e che, oggi forse ancora più di ieri, c’è una necessità forte di stare ad ascoltarle.