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Come vivere una vita autentica?

Vito Mancuso a colloquio con Armando Besio mercoledì 29 settembre alle 21 a Novara al Castello Visconteo Sforzesco
Vito Mancuso

Novara - Il Festival propone un incontro dedicato alla riflessione sul significato dell’esistenza in un’epoca segnata da profonde incertezze: il teologo e scrittore Vito Mancuso esplora il concetto dell’essere con un’inedita sensibilità, risalendo alle origini della vita umana alla ricerca di un’autentica semplicità offuscata dai valori superficiali della società contemporanea, anche sulla base di maestri e modelli delle diverse religioni. Come scrive, occorre «essere semplici, di quella semplicità naturale che sorge dal nostro interno, e che è il segreto della vera bellezza». L’incontro vuole aprire un dibattito sulla comunicazione nell’esistenza per saper entrare in armonia con quella logica che determina il nostro cammino e per saper amare quella «semplicità naturale dentro di noi che è il vero segreto per una vita degna, una vita che vale la pena vivere, una vita autentica».

Vito Mancuso ha studiato teologia presso il seminario arcivescovile di Milano conseguendo la licenza nella Facoltà Teologica San Tommaso d’Aquino a Napoli. Ha insegnato presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e l’Università degli Studi di Padova. È autore di moltissimi libri a carattere teologico e dirige la collana “I Grandi Libri dello Spirito”. Dal 2009 è editorialista del quotidiano “la Repubblica”. Tra i suoi libri, Hegel teologo, Il bisogno di pensare, Io amo. Piccola filosofia dell’amore.

Uno dei libri più recenti di Vito Mancuso è I quattro maestri (Garzanti). Socrate, l’educatore. Buddha, il medico. Confucio, il politico. Gesù, il profeta. Risalendo alle antiche tradizioni spirituali e filosofiche dell’umanità, Vito Mancuso individua nel pensiero di queste quattro figure gli insegnamenti ancora validi e preziosi per noi, uomini e donne di oggi. La loro parola diventa così una guida decisiva per percorrere con maggiore consapevolezza gli impervi sentieri della nostra esistenza, convivere con il caos che ogni giorno sperimentiamo, e tracciare una strada nuova verso l’autentica pace interiore. Perché interrogando questi quattro grandi con sapienza e curiosità, e avvicinando a noi il loro profondo messaggio, saremo in grado di risvegliare il maestro da cui non possiamo prescindere: la nostra coscienza, il quinto maestro. Per diventare così consapevoli che la forza per definire le nostre vite è dentro di noi, e che possiamo essere noi stessi i creatori della nostra felicità.