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Concerto per il Giorno della Memoria in streaming dal Conservatorio

Novara - Mercoledì 27 gennaio 2021 alle ore 21 è in programma un Concerto per il Giorno della Memoria in streaming dall'Auditorium Fratelli Olivieri. Anche quest'anno il Conservatorio 'G. Cantelli' di Novara propone al suo fedele pubblico l'ormai tradizionale Concerto per il Giorno della Memoria: dato il perdurare della pandemia, il concerto sarà necessariamente in streaming. Per chi lo desidera lo si potrà seguire dunque liberamente (e gratuitamente) sul canale YouTube del Conservatorio al seguente link: https://www.youtube.com/c/conservatoriocantellichannel ovvero consultando direttamente la home page del sito internet del Conservatorio: https://consno.it/

Un caldo invito al fedele pubblico, agli studenti, ai docenti ed alla cittadinanza ad 'iscriversi' al canale YT.

Protagonisti i nostri ottimi studenti che saranno impegnati in un  corposo programma cameristico per intero dedicato a Felix Mendelssohn-Bartholdy.

Questo il programma in dettaglio ed i relativi interpreti:

Felix Mendelssohn-Bartholdy dal Quartetto in la maggiore op. 13 per due violini, viola e violoncello: Adagio. Allegro vivace (primo movimento); Cristina Ballarini, Ilaria Salsa - violino, Silvia Rossi - viola, Isabella Veggiotti - violoncello;

dal Trio in re minore op. 49 per pianoforte, violino e violoncello: Molto allegro e agitato (primo movimento); Ziqi Zhang - pianoforte, Cristina Ballarini - violino, Isabella Veggiotti - violoncello

dai Sei Lieder op. 19a n. 2 Das erste Veilchen, n. 3 Winterlied; Federica Passoni - voce, Marta Conte - pianoforte

Lied ohne Worte (Romanza senza parole) in re maggiore op. 109 per violoncello e pianoforte Sonata in si bemolle maggiore op.  45 per violoncello e pianoforte; Christiana Coppola - violoncello, Ludovica De Bernardo - pianoforte

Perché Mendelssohn? Alla figura del sommo musicista romantico  si è inteso ricorrere quest’anno non certo a caso: dacché appartenente a una blasonata famiglia alto borghese di origini israelite poi convertitasi - il nonno Moses fu insigne filosofo illuminista e matematico mentre il padre Abraham fu un banchiere assai in vista - formatosi in un ambiente culturale straordinariamente ricco e stimolante, Felix, o più propriamente la sua vasta produzione, nel ‘900 dovette subire un vero e proprio ostracismo. Con l’avvento del regime nazista e le sempre più barbare persecuzioni antisemite, egli venne fatto oggetto di aspra censura. Una ostilità - quella nei confronti del musicista, tra i massimi esponenti del Romanticismo europeo - non solamente di natura ideologica o culturale, destinata a culminare emblematicamente con il feroce abbattimento da parte del regime, nel novembre del 1936, di una statua a lui dedicata e collocata davanti al Gewandhaus di Lipsia: distruzione che di fatto mirava a ‘cancellarne’ la figura, aspirando a denigrarne e condannarne inesorabilmente l’opera (al pari di quanto accadde nei confronti dell’ebreo Mahler) sino a tentare di farlo scomparire dalla storia. E tutto ciò, nonostante Felix non fosse certo ebreo praticante: il padre infatti, quando il cognato Jakob - fratello della consorte Lea Salomon - si convertì al luteranesimo, ne seguì subito l’esempio facendo battezzare i figli ed aggiungendo al proprio il cognome Bartholdy desunto da quel ramo della famiglia. Felix, in particolare, venne battezzato il 21 marzo 1816, a Berlino, dove si era trasferito sin dal 1811 con la prediletta sorella Fanny a sua volta ottima musicista, con l’altra sorella Rebekka e il fratello Paul.