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Corsi sulle parlate del Novarese

Con la primavera cominciano i nuovi corsi di “dialetto” organizzati da Academia dal Rison e Nuares.it in collaborazione con Centro Studi Piemontesi e Gioventura Piemontèisa

Nuàra - Con la primavera cominciano i nuovi corsi di “dialetto” organizzati da Academia dal Rison e Nuares.it in collaborazione con Centro Studi Piemontesi e Gioventura Piemontèisa. La data di inizio è fissata per il 6 aprile: i partecipanti si troveranno nella sala Genocchio della  Biblioteca civica Negroni alle 16.45. Il corso si articolerà in nove incontri, sempre di mercoledì, e finirà l’11 giugno con la serata di premiazione dell’ottava edizione dei “Premi Lantarnin”, concorso di prosa e poesia nelle lingue locali riservato agli autori in erba partecipanti al corso. Molti e qualificati i relatori, provenienti sia dal novarese che dai territori limitrofi. Si comincia il 6 aprile con il professor Marco Savini, ricercatore e studioso delle tradizioni e del folklore, che presenterà il suo libro “Erbario e bestiario lomellino”. Il lavoro, che costituisce la continuazione del precedente volume dedicato al lessico contadino, propone il materiale raccolto in 10 diversi paesi della Lomellina ed è diviso in due parti: dapprima una serie di interviste a testimoni privilegiati con notizie su usi e costumi, filastrocche e proverbi, poi una ricca comparazione lessicale. Assieme a Savini sarà presente Luciano Travaglino, cui si devono le splendide illustrazioni del volume; Travaglino, già co-autore del vocabolario di Gravellona Lomellina, è altrettanto noto come narratore di favole della tradizione orale.

Il 13 aprile il dottor Gianfranco Pavesi, coordinatore del corso, proporrà un argomento che non vuole svelare ma di cui anticipa solo che «è assolutamente nuovo per Novara e per il Piemonte» e che gli permetterà di «dare i numeri…».

Il 20 aprile nuova puntata verso sud con un ospite del tutto inedito: il dottor Davide Ferrari, giovane e poliedrico autore pavese portatore di un approccio “alto” alla parlata (al suo attivo anche alcune traduzioni di Joyce in pavese). Ne parlerà presentando “Dei pensieri la condensa”, racconta di liriche che si fregia della presentazione di un “mostro sacro” come Franco Loi.

Il 27 aprile toccherà a Giuseppe Ceffa, vero e proprio “custode” della parlata della sua Cameri, cui ha dedicato una lunga serie di “Tacuìch” e vari preziosi volumi. Sarà l’occasione per presentare la sua ultima fatica, “Proverbi e modi di dire di Cameri. Quando la «Babìa» si fa poesia”, ma anche per ripercorrere le tappe precedenti della sua ricerca.

Il 4 maggio sarà la volta del professor Cesare Bermani che parlerà del padre Alessandro: avvocato, politico, sindaco di Novara, senatore ed europarlamentare, ma soprattutto, dal punto di vista “dal dialèt”, primus inter pares dei Cinq da Nuara, il gruppo di poeti cui si deve la nascita di una vera letteratura in novarese. Proprio il figlio Cesare è stato il curatore di “Un poeta, una città” (Interlinea, 2001), il volume che raccoglie l’opera omnia (almeno per la produzione in novarese) di “Lisandar”.

L’11 maggio appuntamento dedicato a ricordare e riscoprire Gianna Savoia Agostini, una delle voci più limpide emerse a Novara dopo i Cinq. È autrice della raccolta poetica “As time goes by. Intant che ’l temp al passa…”, ed è stata anche conduttrice radiofonica, sempre con un occhio di riguardo al novarese.

Il professor Franco Dessilani illustrerà mercoledì 18 maggio la figura di Ettore Piazza. Politicamente militante (fu nel Partito comunista clandestino, partigiano e poi sindaco di Carpignano Sesia), Piazza scrisse varie poesie raccolte postume nel volume “Canto ancora a bocca chiusa”. Le sue liriche suscitarono l’attenzione ed il forte plauso di Tavo Burat, che intendeva portare Piazza ad una notorietà molto maggiore di quella locale, ma l’improvvisa morte di Piazza impedì la realizzazione del progetto.

Infine il 25 maggio la dottoressa Albina Malerba, Direttore del Centro Studi Piemontesi, ed il professor Giovanni Ronco, Associato di Linguistica Italiana presso l’Università di Torino, presenteranno il “REP. Repertorio Etimologico Piemontese”, volume da poco in libreria e frutto di un ventennale lavoro di ricerca da parte di un’equipe universitaria coordinata dalla professoressa Anna Cornagliotti.

Iscrizioni a offerta libera prima di ciascun appuntamento.