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DELITTO E DOVERE al Teatro Coccia

L’opera andrà in scena la sera di venerdì 27 ottobre e sarà ripresa dalle telecamere di CLASSICA HD e mandata in onda sul Canale 138 di SKY
foto di Cristiano Minichiello

Novara - Da quattro anni il Teatro Coccia di Novara commissiona la composizione di un’opera ad un autore contemporaneo. Un percorso di investimento nel futuro dell’opera lirica italiana, che negli anni sta riscuotendo sempre più successi. Venerdì 27 ottobre 2017 alle ore 20:30 la nuova produzione della fondazione novarese è in scena nel cartellone Fuori Stagione: Delitto e Dovere, tratta dal racconto di Oscar Wilde Il delitto di Lord Arthur Savile, composta dal maestro Alberto Colla, autore anche del libretto. La regia è affidata a Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi, che dopo il successo di Aida, di Verdi, l’opera che ha inaugurato la stagione 2016/2017 proprio del Coccia e di Manon Lescaut di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania, tornano con un nuovo lavoro frutto del loro sodalizio. L’Orchestra dei Talenti Musicali è diretta dal maestro Marco Alibrando.

L’opera, che ha debuttato con grande successo di pubblico – tanto da far aggiungere due repliche in corsa - a luglio del 2017 alla 60^ edizione del festival dei Due Mondi di Spoleto, sarà ripresa dalle telecamere di CLASSICA HD e mandata in onda sul Canale 138 di SKY.

L’OPERA - Siamo nella Londra d’età vittoriana. È l’epoca della seconda rivoluzione industriale e scientifica, ma anche dell’antitetico paranormale: ipnosi, sedute medianiche, freak shows, chiromanzia. Proprio su quest’ultima si basa la vicenda.

Un chiromante predice a Lord Arthur che ucciderà qualcuno. L’uomo, pacifico esponente dell’alta borghesia londinese, ne rimane terrorizzato: tutto quel che desidera è sposare la sua fidanzata senza che nulla possa turbare la loro unione. Che fare dunque, per scongiurare la cattiva previsione? Per Lord Arthur l'unico modo è agire d'anticipo, compiendo un omicidio per il quale non potrà mai esser condannato. Riuscirà nel suo intento, o il destino non può essere messo alla prova?

“Sette cantanti, alcuni dei quali con ruolo multiplo – spiega Alberto Colla - si giostrano i personaggi e vengono accompagnati in scena da mimi e comparse. Le bande musicali d’epoca vittoriana suggeriscono l’organico cameristico dell’opera. A commento dei quadri, una voce recitante incarna quella di Oscar Wilde”.  “Ne Il delitto di Lord Arthur Savile - prosegue Colla - Oscar Wilde offre una visione satirica, ironica, caricaturale, abissale, non solo dei personaggi ma anche dei costumi e della società. Delitto e dovere, inoltre, trae spunto dal De Profundis, l’opera più intimistica di Wilde”.

Il cast è composto da giovani interpreti, per la maggior parte selezionati a seguito dell’audizione Lirica Futura, indetta dal Teatro Coccia ad aprile 2017. Lord Arthur Savile è il baritorno Michele Patti, Sybil Merton il soprano Laura Baudelet, Lady Gladys Windermere il mezzosoprano Carlotta Vichi, Lady Clementine Beauchamp il mezzosoprano Tania Pacilio, Lady Marvel il mezzosoprano Rachel O’Brien, Duchessa di Paisley il soprano Morgane Bertrand, Jane Peccy il soprano Vittoriana De Amicis, Signor Septimius Podgers il tenore Didier Pieri, il proprietario dell’Albergo Bepi Dal Niel il tenore Pasquale Scircoli, Herr Winckelkopf e Sir Thomas il basso Gabriele Bolletta, il Farmacista Pestle il basso Davide Procaccini. Nei ruolo di Oscar Wilde l’attore Alessandro Tedeschi.

Scene e luci sono di Angelo Linzalata, costumi di Nicoletta Ceccolini, i disegni in scena dell’artista Ákos Barát.

ALBERTO COLLA - Compositore e teorico musicale, studia con Carlo Mosso presso il Conservatorio di Alessandria e si perfeziona con Azio Corghi all’Accademia Internazionale Santa Cecilia di Roma. Autore di oltre 120 composizioni, tra il 1996 e il 2015 vince tredici primi premi a Concorsi di Composizione Internazionali. Colla predilige la realizzazione di ampi lavori sinfonici, interpretati da alcune tra le più celebri orchestre: Chicago, Los Angeles, Saint Louis, Albany, Maggio Musicale Fiorentino, Mozarteum, Bayerischen Rundfunks, RAI, Santa Cecilia...  Nel 2002 l’opera lirica Il processo viene messa in scena dal Teatro alla Scala e I Teatri di Reggio Emilia; ripresa nel 2004, in tedesco, dal Teatro di Kiel. Luciano Berio gli commissiona un brano per coro e grande orchestra per l’inaugurazione dell’Auditorium di Renzo Piano a Roma. Nel 2006 la CEI gli commissiona un oratorio, eseguito dai complessi dell’Arena di Verona, per voce, cinque solisti, tre cori, grande orchestra e luci armoniche. Nominato compositeur associé dell’Orchestre National d'Île-de-France di Parigi dal 2012 al 2014, compone la Symphonie des Prodiges diretta da Enrique Mazzola alla Salle Pleyel nel 2013. Nel 2015 vince il Barlow Prize della Brigham Young University in Utah e riceve la commissione per la Ode by the Earth (Symphony N. 4), che verrà eseguita dalla San Antonio, Utah e Beijing Symphony Orchestra. Nel 2016 scrive la Symphony N. 5 (L’inquietudine di essere umani) e, su commissione del Festival MiTo, orchestra l’op. 118 n. 2 di Brahms. Edito da Casa Ricordi, è docente di ruolo in Composizione presso il Conservatorio di Sassari.

MARCO ALIBRANDO - Nato a Messina nel 1987, debutta a 24 anni dirigendo l’Orchestra da Camera Fiorentina a Firenze. Nel luglio del 2012 debutta in campo operistico dirigendo l’Adina di Rossini al Festival Rossini in Wildbad. Il 14 agosto 2016 debutta al Rossini Opera Festival di Pesaro con Duetti Amorosi. Durante la stagione 2015/16 è stato il Direttore Principale dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Ha studiato direzione d’orchestra con Gianandrea Noseda (Masterclass al Conservatorio di Milano), Donato Renzetti, Gianluigi Gelmetti (Accademia Chigiana di Siena), Antonino Fogliani, Vittorio Parisi, Lutz Köhler (UDK Berlin), Romolo Gessi e Giuseppe Lanzetta. Si è diplomato col massimo dei voti e la lode in direzione d’orchestra al Conservatorio “G. Verdi” di Milano dove sta anche terminando gli studi di composizione con Danilo Lorenzini e Gianni Possio. Si è inoltre diplomato in pianoforte presso il Conservatorio della sua città con Antonella Salpietro. Presso lo stesso Conservatorio ha diretto L’Occasione fa il Ladro per il Laboratorio Studiamo l’Opera 2011. Come assistente di Antonino Fogliani ha lavorato in molti teatri tra i quali il Concertgebouw di Amsterdam, Il Teatro Regio di Parma, Il Teatro Lirico di Cagliari. È stato assistente di Domingo Hindoyan all’Opera di Nancy. Nel 2014 sono da segnalare i debutti con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e con l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Nell’aprile 2015 è stato re invitato a dirigere l’Orchestra da Camera Fiorentina e l’Orchestra di Toscana Classica. Il 21 luglio 2015 ha debuttato sul podio dell’Orchestra Sinfonica laVerdi di Milano con Il Castello del Duca Barbablù di Béla Bartók per EXPO 2015. Durante la stagione 2015/16 è salito sul podio dell’Orchestra del TVE per la Pastorale di Ludwig van Beethoven nello spettacolo creato da Micha Van Hoecke, il Concerto di Capodanno 2016 con Gilda Buttà al pianoforte, Prof. Kubinek meets the Symphony, un concerto sinfonico e La Bohème con la regia di Giorgio Bongiovanni. Nell’aprile dello stesso anno ha diretto l’Orchestra di Toscana Classica con Luca Buratto al pianoforte (2015 Honens Prize Laureate). Il 23 dicembre 2016 debutta al Teatro F. Cilea di Reggio Calabria con Genio Inedito, eseguendo musiche rare di Cilea e Manfroce. Lo scorso giugno ha diretto due concerti a Firenze con l’Orchestra di Toscana Classica, Giuseppe Andaloro e Giulia Rossini. Il 9 luglio ha debuttato al Festival di Spoleto con Delitto e Dovere di Alberto Colla per la regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi. Lo scorso 10 settembre - su invito di Gianandrea Noseda – ha diretto un concerto per Obiettivo Orchestra, un progetto a cura della Filarmonica del Teatro Regio di Torino e della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo. L’8 ed il 9 ottobre 2017 ha diretto l’Orchestra da Camera Fiorentina con Francesco Nicolosi al pianoforte. A  dicembre dirigerà Norma in occasione del 150° anniversario dall’inaugurazione del Teatro del Popolo di Castelfiorentino, inaugurato il 26 dicembre del 1867 da Giuditta Pasta nel ruolo del titolo. A febbraio 2018 sarà nuovamente sul podio di Obiettivo Orchestra. Tornerà sul podio del TVE di Messina per il Concerto di Capodanno 2018 con Luca Buratto al pianoforte e, successivamente, per La Scala di Seta (in collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala di Milano). A marzo 2018, su invito di Iván Fischer, sarà impegnato in qualità di assistente musicale per Falstaff (Budapest Festival Orchestra e l’Hong Kong Festival). A giugno 2018 tornerà sul podio dell’Orchestra di Toscana Classica per due concerti.

PAOLO GAVAZZENI - Si diploma in pianoforte principale al Conservatorio G. Donizetti di Bergamo e si laurea in Giurisprudenza presso l’Università statale di Milano con una tesi sul rapporto di lavoro tra Enti Lirici e masse artistiche. Dopo un’esperienza professionale di quattro anni come Direttore Artistico del canale televisivo Tele+ 3 Classica, nell’anno 2000 entra all’Accademia del Teatro alla Scala dove svolge per due anni il ruolo di coordinatore artistico.  Nel 2002 viene chiamato a far parte della Direzione Artistica del Teatro alla Scala dove rimarrà fino alla fine del 2011 con la qualifica di Responsabile dell’attività quotidiana del Teatro. In quegli anni ha l’opportunità di seguire le prove degli allestimenti operistici, dei balletti e dei Concerti sinfonici, affiancando quotidianamente i grandi maestri e i registi che in quegli anni hanno operato nel Teatro. Dal 2012 al 2016 ha ricoperto l’incarico di Direttore Artistico presso la Fondazione Arena di Verona e dal novembre del 2016 è stato nominato Direttore Artistico di Classica HD, in onda sulla piattaforma Sky al canale 138. Dal sodalizio artistico con Piero Maranghi hanno preso forma le regie di Aida di Verdi al Teatro Coccia di Novara (2016) e quella di Manon Lescaut di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania (2017).

PIERO MARANGHI - Piero Maranghi è amministratore delegato e direttore di Classica Italia, società facente parte del Network internazionale Classica Germania, che gestisce Classica HD, in onda sulla piattaforma Sky al canale 138. Nel 2008 con i soci di Skira ha lanciato Skira-Classica, società concessionaria del Teatro alla Scala. Dal 2003 è direttore della Fondazione intitolata all’architetto Piero Portaluppi. Nel 2015 ha curato il recupero della Vigna di Leonardo da Vinci e l’apertura al pubblico della Casa degli Atellani. Come produttore cinematografico ha recentemente realizzato due docufilm, distribuiti nei cinema di tutto il mondo: “Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie” e “Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano” e un film dedicato a Roberto Bolle “Roberto Bolle. L’arte della danza” e uno dedicato all’architetto Piero Portaluppi “l’Amatore”. Attualmente in produzione è “Max & Maestro”, una serie di cartoni animati, con la partecipazione straordinaria di Daniel Barenboim. La serie è coprodotta da RAI, France Télévision e HR, una delle stazioni regionali della tv tedesca. Dal sodalizio artistico con Paolo Gavazzeni hanno preso forma le regie di Aida di Verdi al Teatro Coccia di Novara (2016) e quella di Manon Lescaut di Puccini al Teatro Massimo Bellini di Catania (2017).

I biglietti sono acquistabili su: www.fondazioneteatrococcia.it o presso la biglietteria del teatro. Costo: dai 12,00 ai 30,00 euro a seconda del settore.