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Fracture all'Opificio per una serata di grande Jazz

Novara - Penultimo appuntamento di questa prima metà di stagione per NovaraJazz da Opificio, il locale di Via Gnifetti, 45/a nato con la vocazione di luogo di spettacolo, oltre che di ristorazione. Giovedì 23 aprilearrivano i Fracture: Luciano Margorani, chitarra elettrica, Luca Pissavini, basso elettrico e acustico, Ferdinando Faraò, percussioni.

L'improvvisazione è il motore della musica dei Fracture, molti generi musicali possono confluire nella musica del gruppo, dal rock al free jazz, dalla musica minimalista al punk, dal rumore al silenzio.

Luciano Margorani - Nato a Milano nel 1961, studia chitarra classica dal 1972 al 1977 con Mariuccia Tioli, un’insegnante già allieva del Maestro Mario Gangi. Dal 1980 si dedica come autodidatta anche alla chitarra elettrica e al basso elettrico. Dal 1979 al 1982 conduce sulle frequenze di Radio Regione di Milano, insieme a Claudio Crosta, una trasmissione settimanale su rock progressivo, new wave e musica elettronica dal titolo “Musica dal Penguin Cafè”. Nel settembre del 1980 fonda insieme a Piero Chianura il duo di “rock sperimentale” La 1919, tutt’ora in attività. Dal 1982 al 1983 La 1919 ha fatto parte della Cooperativa L’Orchestra di Milano. Nel corso degli anni ha collaborato in studio e suonato in concerto con vari musicisti italiani e stranieri tra i quali Chris Cutler, Henry Kaiser, John Oswald, Ferdinand Richard, Bruno Meillier, Charles Hayward, Giovanni Venosta, Roberto Musci, Gregg Bendian, Fabrizio Spera, Martin Tètreault, Franco Fabbri, Derek Bailey, Roberto Zorzi, Elliott Sharp, Roberto Zanisi, Eugène Chadbourne, Giorgio Casadei, Nick Didkovsky, Fabio Martini, Angelo Avogadri, Waedi Gysi, Mike Johnson, Frank Crijns, Umberto Fiori, Christian Alati, Tom Chant, Gordon Knauer (Dorgon), Ferdinando Faraò. Nel biennio 1989/1990 ha collaborato con l’allora neonata rivista di musiche “eterodosse” Auditorium, scrivendo alcune recensioni di dischi e concerti e facendo interviste a musicisti, tra i quali Bill Frisell e Lindsay Cooper. Con i La 1919 ha partecipato all’edizione del 1989 del festival milanese di musica contemporanea “Musica nel Nostro Tempo”, nel 1994 al FIMAV (Festival Internationale de Musique Actuelle de Victoriaville) in Quèbec, Canada, nel 2001 al festival milanese “To Sting” e nel 2004 alla 3^ edizione del “Italian Jazz Rebels Festival” a Meldola (FO). Come solista nel marzo 1995 è uno dei 100 chitarristi diretti dal compositore minimalista statunitense Rhys Chatham nella “Notte delle 100 chitarre”, per la quale esegue la sua composizione “An angel moves to fast to see” al Teatro Smeraldo di Milano; partecipa al festival “Sei Chitarre Sole” di Desenzano del Garda (BS). Nel 1998 ha fondato una propria etichetta di cd-r a tiratura limitata chiamata BoZo. Dal marzo 2005 fa parte come bassista del trio di musica “spontanea” RZ’s Raincoat Crowd con Roberto Zorzi (chitarra e effetti elettronici) e Zeno De Rossi (batteria e oggetti).

Luca Pissavini - Contrabbassista, bassista elettrico, compositore e pittore amante dell'elettronica e acusmatica. Diplomato alla civica scuola Vittadini di Pavia in contrabbasso jazz e alla civica scuola di jazz di milano, è un improvvisatore poliedrico e musicista di larghe vedute, lavora con il teatro e suona in formazioni jazz, di improvvisazione, di cantautorato d'avanguardia, di progressive, di rock e musica contemporanea e di performance d'arte trasversale. Ha avuto il piacere di condividere musica ed esperienze, tra gli altri, con: Renato Ciunfrini, Stefano Ferrian, Stefano Giust, Sentieri Selvaggi, Gianni Mimmo, William Parker, Ambra Rinaldo, OttavoRichter, Dave Burrell, Karl Berger, Carlo Garof, Lorenzo Sempio, Andrea Quattrini, Dario Fariello, Chris Iemulo, Sabir Mateen, Dario Buccino, Daniele Cavallanti, Tiziano Tononi, Nichelodeon, Luciano Margorani, Gianni Mimmo, Angelo Contini, Fabio Delvò, Claudio Milano, Cristiano Calcagnile, Luca T Mai, Riccardo Dipaola, EMME!, Francesco Chiapperini, Achille Succi, Paolo Botti, Filippo Monico, Antonio Bonazzo, Harry Sjostrom, Gaetano Liguori, Luca Marini, Audrey Chen, Nexus Workshop, Emanuele Parrini, Paolo Benzoni,Vito Galante Filippo Cozzi, Francesco Chiapperini, Luciano Margorani, Federico Zenoni, Piero Chianura, Maddalena Ghezzi, Chris Iemulo, Claudio Milano, Andrea Illuminati, Ceci Quinteros.

Ferdinando Faraò - Autodidatta, ha iniziato la propria attività verso la fine degli anni Settanta entrando in contatto con la scena del jazz a Milano e in particolare al Capolinea. Gli anni seguenti lo hanno visto nei gruppi di Claudio Fasoli, Tiziana Ghiglioni, Tango Seis con i quali ha partecipato a diversi festival nazionali ed internazionali, rassegne, in club, trasmissioni radiofoniche-televisive e a concerti con importanti ospiti come Paolo Fresu, Steve Lacy, Enrico Rava e Gianluigi Trovesi. Ha suonato inoltre con Lee Konitz, Tony Scott, Mal Waldron, Sal Nistico, Bob Mover, Maurizio Giammarco, Steve Grossman, Franco Ambrosetti, Franco D'Andrea, Bob Mover, Larry Schneider, Charlie Mariano, Steve Swallow, Paul Jeffrey, Ralph Alessi, Garrison Fewell. Collabora stabilmente con diversi gruppi tra cui: Trio e quartetto con Stefano D'Anna e il pianista Antonio Zambrini; Tango Seis e Milva; Music For Five di Giovanni Falzone con Tino Tracanna; Blast Unit Orchestra. Ha tenuto concerti in Francia, Germania, Portogallo, Spagna, ex Jugoslavia, Giappone, Norvegia, Olanda, Malta. Ha collaborato con l'associazione Artisti Senza Frontiere  nell'ambito del progetto di Massimo Giuntoli "Piccoli atti di resistenza" dedicato agli artisti e ai cittadini di Sarajevo e fa parte del Collettivo Jazzisti Autogestiti Milanesi (CJAM). Per l'etichetta Splasc(h) ha registrato a suo nome "Listening Self", con Pietro Tonolo, Piero Leveratto feat. Franco D'Andrea, classificandosi al terzo posto del premio Gezzitaliano nella categoria dei migliori dischi di jazz italiano dell'anno, e "L'essenza", basato su un percorso visivo del fotografo Enrico Cano. Per l'etichetta DDQ ha inciso "Eschersuite" dedicato al famoso grafico ed incisore olandese M. C. Escher.

Le serate per “assaporare” il jazz saranno così strutturate: ore 19.30 aperitivo + concerto al costo di 10,00 euro; ore 21.00 cena + concerto al costo di 25,00 euro. I concerti Taste of Jazz si inseriscono all’interno di un circuito Piemonte /Lombardia che prevede concerti da Opificio a Novara, Wood di Arona, presso il Country In a Ivrea e al Vinile di Milano.

Calendario NovaraJazz Aprile 2015

Giovedì 23 aprile 2015, ore 19.30 – Opificio Fracture aperitivo + concerto: 10,00 euro; cena + concerto: 25,00 euro

Giovedì 30 aprile 2015, ore 19.30 – Opificio MaxSpeed aperitivo + concerto: 10,00 euro; cena + concerto: 25,00 euro.

NovaraJazz Stagione 2014/2015 è organizzato dall’Associazione Culturale Rest–Art, con il contributo diCompagnia di San Paolo, il patrocinio di Comune di Novara, il sostegno di Ambasciata di Norvegia, Fondazione Teatro Coccia, Opificio - Cucina e Bottega, Conservatorio Guido Cantelli, Circolo Arci la Fratellanza, Rotary Club di Novara, Birrificio croce di Malto.