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I primi due spettacoli di CONvergenzeVisionarie 2017-18

Novara - La prima edizione della rassegna CONvergenze Visionarie, organizzata dal gruppo  novarese under 30 “I Visionari” che fa riferimento al Nuovo Teatro Faraggiana , si aprirà  alle ore 21 di venerdì 25 agosto 2017 nella cornice del cortile di Casa Bossi con lo spettacolo Sempre Domenica di Controcanto Collettivo, una compagnia di giovani attori, anch’essi under 30, diretta dalla regista Clara Sancricca. Lo spettacolo ha vinto il primo premio IN BOX 2017, un’importante manifestazione dedicata alla distribuzione teatrale in Italia: in palio c’erano 26 repliche di questo “lavoro sul lavoro”; infatti Sempre Domenica, la cui messa in scena è assolutamente essenziale – sei attori su sei sedie -, porta sul palcoscenico le vite, a volte incrociate, di molti personaggi, ognuno dei quali alle prese con sogni e aspirazioni che vengono schiacciati e soffocati da un lavoro che non li rappresenta, che assorbe tutto il loro tempo e che logora le loro energie un pezzo alla volta. Questo scontro fra aspettative e realtà unito all’alternarsi di ritmi serrati e momenti di riflessione e disincanto dimostrano quanto questa rappresentazione sia un vero e proprio specchio della situazione delle generazioni contemporanee. Da segnalare in particolare i dialoghi che si contraddistinguono per comicità e ironia: questi, uniti alla professionalità dei giovani attori, rendono lo spettacolo piacevole e coinvolgente.

Il secondo appuntamento di CONvergenze Visionarie è alle ore 21 di venerdì 1° settembre 2017: lo stesso palco di Casa Bossi ospiterà lo spettacolo di Elisabetta Tulli Le Ragazze di Via Savoia, 31. L’opera descrive un fatto di cronaca che colpì la città di Roma e che suscitò le reazioni dell’opinione pubblica nel 1951, episodio preso a pretesto per trattare il tema del lavoro da un punto di vista specificatamente femminile: duecento donne, rispondendo a un annuncio su un giornale - “cercasi dattilografa” -, si ritrovarono assiepate nell’androne di un palazzo, le cui scale, per la debolezza strutturale dell'edificio, crollarono, causando ferite gravi e una vittima.

Elisabetta Tulli, attrice, cantante e autrice, vestendo i panni di quattro diverse donne, racconta le loro storie e le motivazioni che le portarono in Via Savoia quel giorno. Il desiderio di emancipazione e soprattutto la necessità di un lavoro nell'Italia del Dopoguerra raccontano il disagio sociale che era allora ed è ancora oggi, trascinatosi da più di mezzo secolo: in questo modo la protagonista rende più che mai attuali i temi legati al progresso e al benessere della società.

Le storie e i sogni di queste donne, portavoci di quelle duecento candidate e di tutte le Italiane, sono interpretate brillantemente da Elisabetta Tulli, con una leggerezza e una freschezza che accompagnano lo spettatore per tutta la durata dello spettacolo.