Share |

Il giovane Strehler torna a Novara

Novara - Sono passati tre anni dall’uscita de Il giovane Strehler. Da Novara al Piccolo Teatro di Milano, durante i quali il libro di Clarissa Egle Mambrini è stato presentato, talvolta sotto forma di lezione o di reading, in diverse località italiane tra cui Trieste – città natale del regista – e Milano, ed ha riscosso ampi consensi fra esperti del settore e semplici appassionati, guadagnandosi l’attenzione di personalità quali Giulia Lazzarini [insieme all’autrice nella foto di Angelo Redaelli], Ferruccio Soleri, Giancarlo Dettori e Maurizio Porro, e recensioni su testate come «Sipario», «Hystrio», Teatro.it e, dulcis in fundo, niente meno che il «Corriere della Sera».

Sabato 19 novembre alle 17.30 a Mondo Musica in Viale Roma 24 a Novara Clarissa terrà un nuovo incontro per parlare appunto di Giorgio Strehler e raccontare in particolare i suoi anni giovanili e il suo legame con la nostra città. Lodato per la ricca documentazione unita ad uno stile scorrevole ed accattivante che lo rendono fruibile anche a chi solitamente non si cimenta in questo tipo di letture, il saggio si concentra sugli esordi del regista che debuttò in piena Seconda Guerra Mondiale proprio a Novara. Ma dove di preciso?

«Posso solo anticipare che si tratta di una sala abbandonata da tempo. Di recente ho scoperto che alcuni novaresi appassionati di teatro non lo sanno, altri hanno le idee un po’ confuse in merito» racconta Clarissa, autrice anche di altre pubblicazioni di cinema e teatro che di cultura e spettacolo si occupa attivamente da circa dieci anni ed è assistente di Storia del Cinema italiano all’Università Cattolica. «Ho pensato allora che fosse il caso di riproporre il mio libro in città. E sono molto contenta che Mondo Musica, luogo per me familiare fin da bambina, mi abbia offerto ospitalità. Per Strehler la musica era importantissima, oserei dire vitale: portarlo qui non è una scelta casuale».

Il volume, che si avvale di un intervento iniziale di Stella Casiraghi, promotrice e organizzatrice culturale a lungo collaboratrice del Piccolo Teatro e curatrice dell’edizione critica di molti inediti del regista, è frutto di pazienti e meticolose ricerche ed è impreziosito da un nutrito apparato iconografico e da interviste a personaggi della cultura locale e nazionale come lo storico e critico d’arte Raul Capra, l’attore Gianrico Tedeschi e il compianto musicista Folco Perrino. Questo libro raccoglie, come sottolinea Casiraghi, «ogni tipo di documentazione, locandine, dibattiti, cronache, testimonianze, rassegne stampa, materiali biografici e bibliografici resi disponibili alla lettura e alla riflessione critica. Compostamente scorrono fotogrammi di quanto precedette (e seguì) la prova di regia di un artista che muoveva i primi passi e che riuscì nei decenni successivi a dare corpo alle sue intuizioni e a realizzare, anche sulla scena internazionale, le sue ambizioni».