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La Biblioteca Negroni riprende i Giovedì letterari on line

A giugno le puntate della serie tv di Una Topolino amaranto. Ogni giovedì alle 18 “Schermi di carta” sulla pagina Facebook una puntata dello sceneggiato che la televisione mandò in onda sul primo canale tra il 1984 e il 1985 con varie comparse novaresi scelte tra le cascine della Bassa, tra Borgolavezzaro e Oleggio

Novara - S’intitola “Schermi di carta. Videoriscoperte di letteratura novarese” l’iniziativa con cui riprendono alla Biblioteca Civica Negroni i “Giovedì letterari in biblioteca” in totale sicurezza e quindi on line. Ogni giovedì di giugno alle 18 sulla pagina Facebook del Centro Novarese di Studi Letterari viene trasmessa una puntata dello sceneggiato Una Topolino amaranto che la televisione nazionale mandò in onda sul primo canale tra il 1984 e il 1985 con varie comparse novaresi scelte tra le cascine della Bassa, tra Borgolavezzaro e Oleggio. L’iniziativa del Centro Novarese di Studi Letterari è in occasione della raccolta fondi per l’Archivio Dante Graziosi dedicato alla memoria della civiltà contadina a partire dalle carte del celebre veterinario scrittore, autore del libro cui è legata anche una canzone di paolo Conte e che ora è pubblicato da Interlinea.

Il video-omaggio a Una Topolino amaranto propone integralmente l’intero sceneggiato composto da cinque puntate, con la regia di Ezio Pascucci, aiuto regista Paolo Taggi, interpreti principali Silvano Tranquilli, Pietro Brambilla, Giacomo Rinaldi e Berto Luciano, fotografia di Cesare Ferzi, musiche di Francesco Bruno.

Giovedì 4 giugno, ore 18, è in programma la puntata 1. Ritorno al Cuoco; giovedì 11 giugno, alla stessa ora, la puntata 2. Un misterioso pendolino; giovedì 18 giugno la terza dal titolo Carlazin Fortina, quindi giovedì 25 giugno le ultime due insieme: Cascina Caprera e Tra la gente della mia Bassa.

Il libro, il più fortunato del novarese Graziosi, raccoglie i ricordi di un “medico degli animali” che ci accompagna tra natura, tradizioni, cascinali, osterie, personaggi e storie della nostra provincia negli anni a cavallo dell’ultima guerra, quando nella «terra degli aironi» la saggezza contadina insegnava: «Si può sbagliare a curare un cristiano ma gli animali no, gli animali devono guarire, non ci sono santi!» Al lettore, anche giovane, arriva l’eco della celebre canzone di Paolo Conte: «Sulla Topolino amaranto si va che è un incanto…»

Dante Graziosi è nato a Granozzo, un borgo sull’acqua delle risaie alle porte di Novara, nel 1915. Alla pratica letteraria è giunto nella maturità. Medico veterinario, docente universitario di Igiene e zootecnia all’università di Torino, parlamentare, fondatore dell’organizzazione novarese dei coltivatori, ha pubblicato molti saggi scientifici di zootecnia prima di dedicarsi alla narrativa. Avendo conosciuto il Palazzo, ha scelto i valori genuini e semplici delle proprie radici e li ha voluti raccontare. L’esordio letterario è avvenuto nel 1972 con La terra degli aironi, una serie di racconti in cui (come nel successivo Storie di brava gente) sul filo dei ricordi lo scrittore fa rivivere tradizioni, ambiente e personaggi di una civiltà contadina tra Sesia e Ticino ormai al tramonto. È però all’attività di medico degli animali che ha dedicato nel 1980 il suo più celebre libro, Una Topolino amaranto, lettura molto adatta anche per le scuole, da cui è stato tratto uno sceneggiato Rai. Nel 1987 ha pubblicato Nando dell’Andromeda, romantica saga padana che ha per protagonista un camminante, uomo libero e poeta, al tempo delle mondine, della vita sull’aia, delle prime lotte politiche nelle campagne. L’autore, scomparso nell’estate del 1992, predilige intingere il pennino nell’inchiostro della memoria, nella fedeltà alle radici che contraddistingue la sua vena letteraria, affiorante anche nelle opere postume Le vane speranze di Guido Collasio e Racconti e ricordi.

Le puntate tv si possono vedere nelle date e orari indicati sulle pagine Facebook del Centro Novarese di Studi Letterari e della Biblioteca Civica Negroni; info: segreteria@letteratura.it, novara.letteratura.it.