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La magia del Coccia e le emozioni di Casa Alessia

Tutto esaurito per lo spettacolo voluto, organizzato e promosso da Giovanni Mairati con ospiti e... sorprese

Novara - C'era tutta la Novara che conta, dal sindaco Andrea Ballarè al prefetto Francesco Castaldo al campioncino del Novara Calcio Paolo Faragò, ma anche tanta gente 'comune', pronta ad emozionarsi e a farsi scappare più di qualche lacrimuccia. Il concerto dedicato a Casa Alessia, giunto all'11^ edizione, non ha tradito le attese, anzi è riuscito nell'intento di stupire ancor di più grazie a tanti ingredienti davvero superlativi nella notte novarese. Il Teatro Coccia 'sold out' da diverso tempo, i quasi 900 biglietti disponibili sono andati in fumo nel giro di pochi giorni, ha ospitato un grande gruppo: il Brotherhood Gospel Choir, diretto da Paolo Viana. E' vero che 'Nemo profeta in patria': infatti se fossero originari degli Usa o dell'Inghilterra o anche di... Bergamo, sarebbero osannati come fenomeno musicale, ma sono di Novara e così è stato necessario l'appello al primo cittadino del presentatore Gianni Dal Bello per far sì che finalmente si facesse in modo che potessero 'tornare a casa', visto che da qualche tempo sono costretti ad emigrare per i loro concerti e workshop a Borgomanero e Cerano.

E poi bellissimo ascoltare oltre alla musica dei BGC anche le parole di Alessia: incredibili, straordinarie e indimenticabili, perché pronunciate da una 'cucciola' di 16-17 anni che racconta dei suoi viaggi nel Terzo e Quarto Mondo e dell'esperienza negli orfanotrofi di Quito in Ecuador, tra bambini e mamme che scavano tra le discariche alla ricerca di cibo, odori inenarrabili e... la voglia di fare qualcosa per migliorare questo pianeta. Non c'è riuscita in questa vita perché il destino ha deciso diversamente per lei e la mamma Paola in quel maledetto volo aereo, ma il testimone è stato preso dal papà (il cuore di un padre non conosce confini) e da un gruppo di amici di anno in anno sempre più grande e importante, capace di costruire non uno, ma due, tre, quattro e sempre più strutture per l'infanzia in ogni parte del mondo: dal Burundi, all'India, passando per la Romania e infine proprio l'Ecuador, dove di recente il 'comandante' si è recato di persona per trovare una soluzione e un posto dove realizzare una struttura, anzi una... Casa Alessia. Senza contare che i volontari che vestono di giallo-girasole sono sempre presenti anche nel momento della difficoltà quando ci sono alluvioni, terremoti e particolari situazioni di disagio: "Andiamo sul posto, verifichiamo di cosa c'è bisogno, quantifichiamo la spesa, acquistiamo i beni e poi li portiamo a chi è in difficoltà". 

Un saluto è stato portato anche dall'ex ministro, on. Katia Polidori, che da Città di Castello ha raccontato come è venuta a conoscenza di Casa Alessia e di come è iniziata un'amicizia vera e sincera con tutto il gruppo.

La serata scorre veloce, troppo veloce, e quando il BGC intona 'Oh happy day' c'è gente che sussurra: "Ma come, è già finito?", anche se sono passate più di due ore di spettacolo. L'ultima emozione ce la regalano i piccoli sul palco che cantano con i coristi gospel e con la band di supporto. Poi Dal Bello chiama uno di loro che deve consegnare un particolare regalo al comandante Mairati: è un'opera dell'artista novarese Antonio Spanedda ed offerta da Nrb, "quel gruppo di harleysti sporchi e cattivi che nel giro di pochi mesi sono stati capaci di fare tante donazioni ad associazioni che necessitavano un aiuto e che oggi vogliono dire a Giovanni il loro grazie più sincero perché viene dal cuore". Mairati, commosso, replica: "Sono io che devo ringraziarli per l'entusiasmo che ci mettono in ogni loro iniziativa e donazione. E anche perché con loro mi sento... ringiovanito".

Si chiude con il bis e le immagini delle Harley che solcano le strade del Novarese per incontrare Mairati e Casa Alessia. Che altro aggiungere... bello esserci e poterla raccontare.

Gianmaria Balboni