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La magia del violoncello dal Cantelli al Coccia

Mercoledì 30 gennaio alle 21 appuntamento con Erica Piccotti. In programma musiche di Mozart, Haydn, Beethoven e Liszt

Novara - Prosegue il consolidato rapporto di collaborazione tra il Conservatorio “Guido Cantelli” e il Teatro Coccia. E allora, come d’abitudine, ecco che l’Orchestra del “Cantelli”, torna sul palco del Teatro cittadino - fascinosa cornice e, con il Conservatorio stesso, vero cuore pulsante della vita musicale novarese - per il primo concerto del 2019 cui seguirà poi, a fine maggio, l’ulteriore tradizionale appuntamento chiudere l’anno accademico e propiziare l’estate. È per mercoledì 30 gennaio 2019, alle 21 e si tratterà di una serata di notevole appeal: per la bellezza del programma confezionato ad hoc, sì da porre in luce al meglio le vaste potenzialità della giovane orchestra e delle sue già esperte prime parti, come pure per la presenza di una giovanissima interprete in veste di solista, la violoncellista Erica Piccotti, dal già ricco palmarès nonostante la verde età. Interpreterà il Concerto in do maggiore di Haydn dalle effusive atmosfere e dalla briosa scioltezza. 

Sul podio Nicola Paszkowski, musicista di lungo corso e di vasta esperienza, da tempo docente di Esercitazioni orchestrali al “Cantelli”, insomma la ‘guida’ costante della nostra compagine orchestrale, in termini sportivi si direbbe il coach. E si sa che per un’istituzione didattica quale un Conservatorio l’Orchestra non solo costituisce il fiore all’occhiello, la punta di diamante che garantisce ‘visibilità’ esterna all’istituto medesimo, bensì è la naturale ed imprescindibile ‘palestra’ per i futuri professionisti della musica. Archi, fiati, percussioni e via elencando le svariate sezioni dell’orchestra: per i singoli allievi ‘far musica’ insieme è il pane quotidiano. Il concerto in oggetto è il frutto del fitto lavoro di ‘squadra’ compiuto in questo primo scorcio di anno accademico, la ‘vetrina esterna’ per così dire, grazie alla quale l’impegno costante degli studenti emerge ben al di fuori delle mura del Conservatorio, offrendosi alla cittadinanza; e si sa che gli studenti lavorano alacremente ogni settimana su più fronti (dalla musica da camera all’impegno entro vari ensembles e via dicendo). Fondamentale l’apporto in tal senso dei singoli docenti grazie ai quali gli allievi giungono in orchestra con le basi tecniche per poter affinare affiatamento e interpretazione.

Non solo: se per molti giovani suonare ‘in orchestra’ è un traguardo di spicco, nonché il naturale sbocco, auspicabilmente, di decenni di studio, suonare ‘con un’orchestra’ in veste di solista costituisce un sogno che talora si avvera, grazie al talento, all’impegno costante e ad una ferrea disciplina. 

Il programma impaginato dal maestro Paszkowski è di sicura presa sul pubblico e non mancherà di affascinare sia i neofiti, sia gli audiofili e gli appassionati.