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La Sezione Novarese della Biblioteca annuncia la riapertura

Novara - Un intero numero di rivista, “le Rive” diretta da Lino Cerutti, è dedicato alla cultura novarese: verrà presentato alla Biblioteca Civica Negroni di Novara, che annuncia la riapertura della Sezione Novarese, giovedì 31 ottobre alle ore 18 a palazzo Vochieri in corso Cavallotti 6. Il fascicolo del periodico è dedicato a “Novara & la Bassa”. All’incontro, dopo il saluto con un saluto dell’assessore comunale alla cultura Paola Turchelli e del direttore della rivista, interverranno Raul Capra e alcuni autori degli articoli pubblicati, da Silvia Benatti e Roberto Cicala, da Maurizio Leigheb a Enrico Zaninetti. Nell’occasione saranno presentati i volontari della cultura che collaboreranno alla riapertura della sezione della Negroni contenete le opere su storia, arte, letteratura e tradizioni di Novara e il suo territorio in alcuni pomeriggi della settimana (martedì e giovedì): ai volontari sarà simbolicamente consegnata una tessera di socio onorario del Centro Novarese di Studi Letterari.

“Le Rive” è al 23° anno di pubblicazione e il nome della rivista vuole precisare il territorio di cui si occupa: tra Sesia e Ticino, dalla Bassa al monte Rosa, anche se qualche volta oltrepassa il confine, arrivando nel Vallese e nel Canton Ticino. I temi trattati dalla pubblicazione riguardano l'ambiente, la storia, l'arte, il lavoro della zona indicata.  La rivista vive sul volontariato degli autori, la disponibilità degli inserzionisti e la determinazione dell'editore, Press Grafica. Il fascicolo in edicola e libreria è il n. 112: ogni anno sono oltre 300 pagine di testi e immagini creando un’antologia di studi, ricerche, storie, racconti sul territorio. Come afferma il suo direttore, “ancora non si è finito di parlare di questa terra ricca di umori, di progetti che sviluppano speranze e propositi come germogli da un tronco secolare”.

“Essere novarese. Una testimonianza all’ombra della cupola” s’intitola l’intervento introduttivo di Roberto Cicala, che scrive: Non serve cercare un’identità in Novara perché ha svariate identità essendo un porto di terra, una piccola frontiera tra grandi città come Torino e Milano. Segue, postumo, uno degli ultimi articoli dello storico novarese Pier Giorgio Longo dal titolo “Viaggio nell'anima”, quindi il racconto di un giovane esordiente (“Ritorno in città” di Luca Ottolenghi), “L'eredità dei viaggiatori novaresi” di Maurizio Leigheb, poi un articolo su Casa Bossi di Sandro Callerio; un’originale sintesi su “Novara piccola patria dell'editoria” a firma di Ercole Pelizzone e un ritratto della scrittrice Marchesa Colombi da parte di Silvia Benatti: Inoltre Enrico Zaninetti tratta del cinema dei registi novaresi, Gian Domenico Cella della Novara sotterranea, Alessia Diana di “Un libro nel cestino”. Le cascine dal Gazurlo alla risaia sono ricordate da Dorino Tuniz, con due testi finali d’autore: “Ritorno al mulino” di Dante Graziosi e “Quando bisogna convivere con le zanzare” di Sebastiano Vassalli. Tutte le fotografie nuove sono di Carlo Pessina.

Sulla nuova Sezione Novarese in Biblioteca interviene anche il sindaco di Novara, Andrea Ballarè: "Giovedì 31 alle 18 riapriamo ufficialmente la Sezione Novarese della Biblioteca Civica Negroni (nella foto). Uno scrigno di opere su storia, tradizioni, arte, letteratura (anche dialettale) di Novara e del suo territorio. Con un bel gruppo di "volontari della cultura", questa parte della biblioteca sarà finalmente aperta in modo stabile il martedì e il giovedì pomeriggio. La cultura e l'identità novarese si coltivano così... non con i cartelli!". Ogni riferimento ai cartelli con la scritta Nuara tolti dagli ingressi principali di Novara è... puramente casuale...