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Ladri di sport, di Ivan Grozny

Novara - Dalle Olimpiadi messicane del 1968, passate alla storia per il pugno chiuso di Smith e Carlos, ogni grande evento sportivo si è scontrato con episodi di contestazione. In un momento in cui lo sport, e in particolare il calcio, è sempre più un affare miliardario, in diverse parti del mondo sono emerse forme di resistenza sportiva organizzate da persone che non possono o non vogliono far parte dello spettacolo. Non è solo una questione di soldi, ma soprattutto di valori. Recuperando e reinterpretando lo spirito originario del gioco, l’attività sportiva viene intesa e praticata come un bene comune, come la condivisione di vittorie e sconfitte senza rincorrere gli apici delle classifiche. Un modo per recuperare e ridefinire luoghi e spazi in cui la competizione da fine si trasforma in mezzo per resistere alle gerarchie sociali esistenti.

Ladri di sport è una raccolta di storie e testimonianze di realtà su cui ancora molto poco è stato scritto, che vanno dalle mobilitazioni anti-Fifa in Brasile alle polisportive antirazziste e autogestite in Italia, dalle lotte contro la discriminazione allo sport praticato dai richiedenti asilo.
Sarà presente uno degli autori, Ivan Grozny, che presenterà il libro e avrà modo di condividerne le idee con i presenti, anche grazie all'ausilio di proiezioni di video e fotografie.
Ivan Grozny (pseudonimo di Ivan Compasso) fa parte da una decina di anni della redazione di sherwood.it, presso cui ha di recente ideato e condotto il programma Brasils su sport e resistenza in Brasile. Ha collaborato a Sciacalli di Corrado Zunino. È direttore della testata online www.sportallarovescia.it.

Appuntamento a sabato 21 giugno, dalle 18, presso la sala di quartiere Sacro Cuore, Piazza Sacro Cuore 5, Novara