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L'olandese volante al Teatro Coccia

Novara - Domenica 14 aprile alle 16 al Teatro Coccia va in scena "L'olandese volante", opera ridotta in un unico atto di Richard Wagner, adattamento musicale di Samuel Sené, regia di Lucas Simon, scene di Damien Schahmaneche, costumi di Clara Ognibene; progetto vincitore di Wagner200 - concorso europeo per la produzione di un’opera di Wagner per il giovane pubblico. Un'opera appositamente ridotta per avvicinare e far conoscere il mondo della lirica ad un pubblico di bambini e ragazzi, in cui cantanti e orchestra interagiscono con la platea che partecipa attivamente cantando alcune arie. Durata 80’.

Con questo progetto si vuole celebrare Wagner nel bicentenario della sua nascita, avvicinando il giovane pubblico al lavoro così intrigante e complesso del compositore tedesco. La ricorrenza wagneriana rappresenta un ricco spunto per i progetti di Opera Education dei tre teatri promotori, che per la prima volta in Europa proporranno sia un’opera di Wagner per i ragazzi, creando una vera e propria occasione di approccio alla lirica per il pubblico, sia un’occasione per entrare e di entrare nel mondo del lavoro per i giovani artisti: dalla creazione artistica quindi, al backstage per arrivare alla platea! Un’opera di 170 anni, messa in scena di nuovo a 200 anni dalla nascita del suo compositore e interamente allestita da artisti e giovani intorno ai 30 anni, l’età dello stesso Wagner che la diresse nel suo debutto del 1843.

TRAMA - Senta è una giovane ragazza piena di sogni di avventura e fiabe. Durante una vacanza nella casa del nonno, vecchio capitano della Marina, decide di avventurarsi per le stanze della vecchia casa per sfuggire alla noia di una sera d’estate. Arrivata alla soffitta, dopo aver aperto la porta scricchiolante, scopre una mucchietto di vecchi oggetti ricoperti da coperte impolverate. Senta viene subito attratta da un vecchio fonografo, oggetto a lei completamente sconosciuto; si avvicina e tenta di farlo funzionare e si meraviglia per la dolce musica che l’apparecchio emette. Presa dalle note di questa musica magica, si lascia trasportare nella storia, e incomincia ad inventarsi una storia di marinai, oceani e capitani  travestendosi con un vecchio cappello e una leggera sottoveste rossa. Frugando tra gli oggetti abbandonati, trova un ritratto e un medaglione che rappresenta un giovane capitano. Affascinata dalla scoperta, indossa il medaglione e, sfinita, si sdraia su una poltrona in un angolo della soffitta. Ai margini di quest’epoca lontana, Senta si addormenta e la sua fervida immaginazione parte alla scoperta degli oceani in compagnia del giovane capitano… Mentre scoppia la tempesta e si alza il vento, le vele incominciano ad ondeggiare, si spiegano e si ripiegano furiosamente. L’equipaggio dei marinai norvegesi avanza. Il loro capitano, Daland, sale sul ponte della nave e parla con il Timoniere: a loro fa eco  la ciurma della nave che fatica per attraccare a riva. Una volta a terra, i marinai e il Timoniere si addormentano, mentre Daland parte in esplorazione. Appare in lontananza un vascello, che immerso in un’atmosfera quasi fantasma, cerca un approdo sicuro. È l’Olandese con il suo equipaggio maledetto. L’Olandese intona il suo canto, raccontando la sua sventura e mostrando gli inutili tesori raccolti durante i suoi insensati viaggi. Scorto in lontananza un vascello sconosciuto, Daland sveglia il Timoniere per sapere a chi appartiene la nave. Non ottenendo risposta, interroga l’equipaggio; poi preoccupati, insieme urlano in direzione del vascello in attesa di una risposta. Nel loro incontro, l’Olandese accende l’avidità di Daland evocando i suoi tesori e si dichiara pronto a liberarsi di oro e gioielli in cambio di una fanciulla come sposa. Daland pensa allora alla giovane Senta, sua figlia che lo aspetta a casa filando e raccontando storie… D’improvviso arriva un vento violento che gonfia le vele e trascina l’equipaggio in un vigoroso balletto. Entrambi i vascelli possono ripartire alla volta delle coste norvegesi. A casa, la vecchia Mary e le filatrici lavorano alacremente, mentre la giovane Senta con il medaglione intorno al collo gironzola qua e la osservando le filatrici con aria distratta e perdendosi nei suoi sogni. Mary rimprovera Senta di non prendere esempio dalle ragazze, che, dal canto loro, prendono in giro Senta per le  sue fantasie. La ragazza racconta alle ragazze dell’uomo che riempie i suoi sogni di cui ha sentito la leggenda della maledizione. Arriva Eric, giovane ragazzo innamorato da sempre della bella Senta che annuncia l’arrivo di due vascelli, le filatrici si accalcano al porto mentre Eric prende da parte Senta per dichiarargli ancora una volta il suo amore e ricordarle la promessa di fidanzamento che si erano fatti. Senta rimane da sola e turbata: pensa ancora all’Olandese. L’Olandese sbarca con Daland e subito si imbatte in Senta, mentre ad alta voce giura fedeltà al suo amore immaginario. Sentendo le parole di devozione di Senta, il marinaio misterioso si mostra alla ragazza e le rivela la promessa fatta dal padre. Daland li raggiunge e, appresa la notizia dell’amore dei due, propone una festa per celebrare il ritorno dei marinai ed il loro fidanzamento. Mentre i festeggiamenti si protraggono e gli invitati incominciano a disperdersi, Eric si rifiuta di rinunciare all’amore di Senta e tenta ancora di convincerla a rompere la promessa di matrimonio e di riflettere sulla promessa di fedeltà che gli ha fatto. L’Olandese, ancora una volta nell’ombra, ascolta la conversazione. Credendo di essere stato di nuovo tradito, si convince che non potrà essere salvato dall’amore di Senta e interviene nella discussione rompendo il fidanzamento. Non volendo essere la sua rovina e sapendo di essere irrimediabilmente legato al mare, decide di ripartire. Senta tenta di trattenerlo pregandolo di non dubitare dei suoi sentimenti, seguita da Eric che la segue scongiurandola di rimettersi con lui. Mentre il vascello sparisce in lontananza, Senta si alza dalla poltrona, medaglione alla mano, dichiarando che sarà per sempre fedele all’Olandese Volante. Senta perde l’equilibrio e cade dalla poltrona mentre pronuncia queste ultime parole… Con il ricordo del suo amore, si sveglia frastornata nella soffitta del nonno, attorniata dai vecchi oggetti.

PERSONAGGI - L’olandese volante: un grande cappello tricorno di cuoio lucido e ornato da piume, carico di storia ma dimenticato nel granaio fino all’arrivo di Senta. L’olandese è un personaggio segnato dalle centinaia di anni passati in mare, ma per questo non è meno umano. L’unico del suo equipaggio fantasma! E’ imponente e preciso nei gesti. Conosce gli uomini. Dal gesto disinvolto di regalare tutto il suo oro a Daland in cambio della figlia, si capisce che l’unica cosa che gli interessa è trovare una donna. Il fraintendimento del tradimento aggiunge al suo personaggio la fama di Lupo solitario.

Daland: capitano audace e opportunista. Opposto all’Olandese anche nell’imponenza della figura. Personaggio presuntuoso e arrogante. Biondo, sempre sorridente con un lungo mantello blu che gli conferisce sicurezza. Denti perfetti, sempre pettinato anche durante la tempesta. E’ come Superman dopo un terribile combattimento.

Timoniere: un timoniere molto buffo. Una camicia e un giubbotto di cuoio. Dei bei baffi rossi, un casco in testa e degli occhiali da aviatore. Un personaggio da cartoni animati, volontariamente ingenuo. Personaggio corroso dal vento e dall’alcool.

Eric: un cacciatore dolce e naif. Abiti in netto contrasto con quelli dei marinai. Un personaggio delicato, un amante tradito e disperato. Dolce e gentile, emotivo e sensibile, è un adulto rimasto bambino.

Senta: all’inizio una ragazza, che per scappare dalla noia parte alla scoperta della soffitta dei suoi nonni. Indossa un vestito rosso leggero e corto che le da un’aria da danzatrice. Senta scopre, sbadatamente posato sulla poltrona al centro della soffitta una sottoveste di seta rossa, ornata di ricami e perle che le danno l’aria di un’eroina. Così vestita si addormenta…nelle braccia dell’Olandese.

Mary: il tempo si è fermato per questa donna abituata al mare che veglia su Senta. E’ vecchia e saggia. Ha il doppio ruolo di madre e guida della ragazza. Il semplice costume che indossa la distingue per il buonsenso dalle altri filatrici.

"Se i nostri sensi possono essere messi al servizio della nostra immaginazione - si domanda il regista Lucas Simon - per quale motivo non utilizzarli? Spetta infatti alle nostre capacità la sfida di mischiarli, equilibrarli e combinarli in modo che non si perda la potenzialità dei nostri sogni. La nostra immaginazione non rende del resto possibile una cosa che sarebbe per natura irrealizzabile? Poiché l’abitudine alla spontaneità e alla poesia tendono a attenuarsi con gli anni, dobbiamo quindi sforzarci di conservare i nostri sogni: in questo modo un semplice cappello trovato dentro un baule ci trasforma in capitani, una scala diventa albero della nave, un lenzuolo un mare infinito e l’uomo sul quadro, un futuro. Eccoci dunque a raccontare la storia di una bambina, che incomincia a viaggiare attraverso parole e immagini, ispirata dai differenti oggetti che le stanno intorno. Senta esplorando la casa, scopre una stanza segreta, decide quindi di avventurarcisi all’interno. La stanza è piena di oggetti molto strani. Senta si interroga sul legame che possa unire queste diversi cimeli e diventa, lei stessa, la creatrice della storia. Curiosare, frugare e scoprire, tutto inizia come al principio di un sogno, e all’improvviso Senta viene trascinata in un’avventura straordinaria. Mentre un semplice pezzo di legno vi trasporta su una nave di pirati e il ritratto di uno sconosciuto diventa l’amante delle vostre notti... tutto è possibile. Gli elementi si scatenano dunque, delle onde enormi invadono il palcoscenico. Ci sembra di essere da qualche parte sul mare, a meno che siamo forse sotto il mare? Panico a bordo. Ma a bordo di cosa? Con chi? Dove siamo? La tempesta infuria, il vento soffia, il mare urla. Dei bauli pieni d’oro maledetto e di perle nere si aprono, il vecchio organo intona una musica lugubre, il timone del vecchio vascello si anima. È in un universo sospeso tra la magia dei sogni e la poesia degli oceani che voi viaggerete".

L’Olandese Volante è senza dubbio la prima opera di Wagner che unisce il mito all’opera, dove musica e la leggenda si fondono. Tutto il dispiego dell’orchestrazione e delle difficoltà vocali sono al servizio della poesia e della storia, una trascrizione diretta dell’emozione, che evoca senza intermediari i moti delle passioni e le aspirazioni del cuore. Ecco perché la riduzione dell’opera presenterà una drammaturgia più completa possibile e un rapporto musicale fedele all’originale: i due leitmotiv principali (il tema dell’Olandese e il tema di Senta) saranno fortemente presenti, lasciati dove Wagner ha scelto di inserirli. E’ lui stesso che mette in scena la creazione della sua opera. L’Olandese volante è l’opera di un musicista, ma anche di un amante del teatro, e il lavoro di riduzione e di arrangiamento deve essere conforme con questo lavoro drammaturgico. L’adattamento musicale ha scelto di seguire l’opera in maniera lineare. In qualche caso sono state ri-composti alcuni passaggi armonici di raccordo, pur rispettando totalmente la scrittura del compositore. E’ infatti merito dell’arrangiamento se si potrà passare da una scena all’altra senza che ci si accorga dei tagli. In effetti, nell’Olandese volante, Wagner convalida quello che sarà in seguito il suo modo di scrivere: utilizzo regolare dei leitmotiv e azione continua senza pause musicali. Il principio determinante che ha guidato i tagli musicali è stato l’interattività con i bambini. Questo fattore è stato costantemente preso in considerazione nella scelta della riduzione musicale.

OPERA FAMILY - recite per le famiglie: per permettere a genitori e figli di condividere insieme l’esperienza dell’opera! Le recite aperte alle famiglie sono precedute da un incontro di preparazione all’opera.