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Mostra su Bernardino del Boca

Novara - Si è tenuta questa mattina, martedì 14 febbraio, in Provincia la presentazione della mostra che ha il merito di valorizzare un artista da riscoprire come Bernardino del Boca. Si svolgerà al Broletto di Novara dal 18 febbraio al 18 marzo. Erano presenti la curatrice Lorella Giudici, il presidente della Fondazione Enrico Sempi, la consigliera Milù Allegra, il presidente della Provincia Matteo Besozzi e il sindaco Alessandro Canelli.

Dalle montagne dell’alto Piemonte, il conte Bernardino del Boca, discendente dei nobili di Villaregia e Tegerone, dopo il liceo artistico a Brera arriverà in veste di console italiano in Estremo  Oriente, dove sarà molto apprezzato anche come ritrattista e dove costruirà il proprio destino. Al suo ritorno in Italia (1949), oltre ad insegnare in numerose scuole, collabora con diverse case editrici: De Agostini (Imago Mundi, 1959), Vallardi (Storia dell’antropologia, 1961) e L’Età dell’Acquario (che fonda con l’amico Edoardo Bresci), per cui dirige l’omonima rivista e pubblica numerosi testi teosofici, tra i quali si ricordano La dimensione della conoscenza - Dalla paleontologia all’esoterismo(1981) e i diariSingapore-Milano-Kano(1976), La casa nel tramonto(1980). Infine, pubblica la trilogia che raccoglie le esperienze del periodo consolare Iniziazione alle Strade Alte(1985), Il segreto(1986), Il servizio(1988), a cui seguirà Birmania, un paese da amare, scritto dopo avere ripreso i viaggi verso quell’Oriente che tanto amava. Trasferitosi negli anni ’90 al Villaggio Verde di Cavallirio (No), la comunità acquariana da lui fondata, morirà il 9 dicembre 2001.

Dopo un convegno (2012) e dopo alcune pubblicazioni dedicate prevalentemente al teosofo, finalmente una mostra che indaga il lavoro artistico di Bernardino del Boca, un lato non secondario della sua lunga e appassionata ricerca filosofica e umana. Quasi un centinaio di opere (tra disegni, pitture e collage), che coprono una cinquantina di annidi lavoro e aiutano a scoprire la dimensione creativa di quest’eclettico sognatore.

Il disegno, la pittura, il collage sono stati per Bernardino del Boca i fedeli compagni di tutta la vita. Come preziosi cammei i disegni punteggiano i racconti dei suoi diari, arricchiscono gli articoli sulla rivistache dirige, intercalano le narrazioni personali, filosofiche e teosofiche dei tanti libri che scrive e, quando lasciano le pagine per conquistare la tela o per occupare superfici più estese, essi vanno ad abbellire le paretidelle case di amici e di personaggi influenti della cultura, della politica,del cinema e della scienza (James Dean, Ronald Reagan, la regina Giuliana d’Olanda, Jean Cocteau, solo per citarne alcuni). Ma, per DelBoca le immagini sono chiavi per aprire nuovi canali di comunicazione,un mezzo per comprendere e dare. Insomma, un mantra in cui convivono parole, forme, immagini, simboli e ricordi che seguono i flussidello spirito, che mal sopportano una scansione cronologica e che per questo non conoscono confini, nemmeno geografici. Bernardino disegna con intensità e dedizione, nonostante ciò non lo ha mai considerato un mestiere, né si è mai fregiato del titolo di artista: “Ho scelto di non fare il pittore, di non fare l’architetto, di non fare nullache mi costringa a chiedere del denaro. È un mio limite, ma per vivere veramente la spiritualità è necessario non essere attaccato al denaro, all’oro”. Ha quindi fatto suo il motto: “Vivere per essere e non per avere”. Del Boca ricerca i concetti che legano la vita, il cuore, il pensiero e l’anima alla Bellezza, ma soprattutto si sofferma sulla stretta dipendenzache essa ha con l’arte, intesa non come semplice fatto estetico ed edonistico, ma come esercizio del guardare e come disciplina del fare. Nelle sue opere Oriente e Occidente, figurazione e astrazione, fantasia e realtà, ricordi e quotidianità convivono senza fatica ma, “come insegnare ad ascoltare con il cuore e far tacere la mente?”. La soluzione la trova nella psicotematica, ovvero la tematica dell’anima.

La mostra è organizzata dalla Fondazione Bernardino del Boca ed è curata daLorella Giudici con la collaborazione di Marina Tappa.