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Non è vero ma ci credo: prove aperte al Teatro Coccia

Sebastiano Lo Monaco e Lelia Mangano De Filippo
foto di Margherita Mirabella

Novara - Il Teatro Coccia regala una grande opportunità a tutti gli appassionati del teatro, del lavoro dell’attore e di tutte le fasi che precedono la messa in scena di uno spettacolo. Nei giorni di giovedì 17 e venerdì 18 ottobre, in vista delle date di sabato e domenica di Non è vero ma ci credo, sarà possibile assistere alle prove della compagnia che riallestirà  lo spettacolo proprio nel teatro di Novara prima di ripartire per la tournè.

A partire dalle 17 fino alle 18.30 di giovedì e venerdì sarà possibile accomodarsi in platea e godere delle prove di questa esilarante piéce teatrale scritta da Peppino De Filippo e interpretata da Sebastiano Lo Monaco Lelia Mangano De Filippo, per la regia di Michele Mirabella.

L’originale appuntamento darà anche la possibilità di scoprire qualcosa in più della commedia che sarà messa in scena, inserita nel cartellone di Prosa 2013/2014, sabato 19 ottobre alle 21.00 e domenica 20 ottobre alle 16.00.

Non è vero ma ci credo è il titolo di una delle più divertenti commedie di Peppino De Filippo, presto assunto a “modo di dire”, dato l’atteggiamento frequente che ritrae... Le superstizioni appartengono alla vita quotidiana, in certe zone sono così diffuse da diventare folclore e rallegrare finché la loro gabbia non diventa troppo angusta tanto da compromettere il normale andamento dell’esistenza. È quest’eccesso che in Non è vero ma ci credo stigmatizza il grande autore napoletano, figlio d’arte e celebre per il tono leggero delle sue commedie e per il suo saper bonariamente “canzonare” i “tic” della società.

Dice lo stesso Mirabella “in questo spettacolo si tende a recuperarne i segreti intramontabili, dalla Commedia dell’arte, all’Arte della Commedia. E poniamo la nostra scena in Italia, ovviamente, in quegli ultimi anni cinquanta che furono la vigilia della prosperità del Paese, in quegli indimenticabili anni in cui essere scanzonati non voleva per forza dire essere scostumati. La sola nostalgia potrà scaturire da questo, ma fermo resta l’intento di ridere dell’ignoranza e delle superstizioni sopportando l’urgenza della scaramanzia e ricordando il filosofo che, pazientemente sornione avverte: “Non è vero, ma ci credo”.

L’ingresso alle prove è gratuito. Per maggiori informazioni si rimanda al numero della biglietteria (aperta dalle 10.30 alle 18.30) 0321 233201.